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Alzheimer: l'FDA approva un nuovo farmaco, con riserva USA. La Food and Drug Administration ha concesso l'approvazione accelerata ad Aduhelm, farmaco in grado di rallentare la malattia
L'articolo " Alzheimer: l'FDA approva un nuovo farmaco, con riserva" parla di:
- Aduhelm e il funzionamento del suo anticorpo monoclonale
- Il fallimento dei test clinici precedenti
- L'approvazione con riserva dell'FDA
A cura di: Redazione - Pubblicato il 05 Luglio 2021 Alzheimer: l'FDA approva un nuovo farmaco, con riserva USA. La Food and Drug Administration ha concesso l'approvazione accelerata ad Aduhelm, farmaco in grado di rallentare la malattia
Stati Uniti. È stato approvato il 7 Giugno 2021 "Aduhelm", un nuovo farmaco che agisce direttamente sui processi fisiologici
alla base dell'Alzheimer e di altre demenze correlate e che sembra essere in grado di rallentare il decorso stesso della malattia.
A darne l'annuncio un comunicato stampa pubblicato sul sito web dell'FDA (Food and Drug Administration), l'agenzia del Governo americano
che regolamenta la commercializzazione di prodotti come farmaci, dispositivi medici, alimenti, ecc.
Nato dalla collaborazione tra l'azienda biofarmaceutica americana Biogen e la società farmaceutica giapponese Eisai, l'approvazione di
Aduhelm è avvenuta con procedimento "accelerato", un percorso generalmente seguito quando, di fronte ad una malattia grave e/o pericolosa,
si ritiene che i benefici clinici di un composto farmaceutico superino le incertezze sul suo utilizzo e dunque si decide di approvarne la messa
in commercio in tempi rapidi.
Cos'è e come funziona l'Aduhelm
L'Aduhelm deve il suo nome all'Aducanumab, un anticorpo monoclonale*
in grado di colpire le placche amiloidi (o "placche senili"), ovvero quelle formazioni extracellulari che si annidano negli spazi tra le cellule
nervose nell'ippocampo e nella corteccia cerebrale e che sono considerate alla base dello sviluppo dell'Alzheimer.
A differenza di altri farmaci che agiscono sui sintomi, l'Aduhelm è stato progettato con lo scopo di agire contro la causa della patologia.
Il suo principio attivo interviene sulla betamiloide, una proteina colpevole dell'accumulo delle placche e ritenuta la principale causa
dell'Alzheimer.
Aduhelm non sarebbe, quindi, in grado di curare la malattia e/o di ridurne gli effetti collaterali, ma risulterebbe utile nella sua fase iniziale,
rallentandone il decorso.
La terapia da seguire prevede una somministrazione al mese del farmaco per via endovenosa.
Le ricerche per la cura dell'Alzheimer
L'autorizzazione concessa dall'FDA arriva dopo circa 20 anni di silenzio e fallimenti delle ricerche di settore. L'ultima approvazione di un
trattamento per l'Alzheimer da parte dell'agenzia americana, infatti, risale al lontano 20031. Da allora nessun altro farmaco testato
ha ottenuto risultati positivi.
Nel 2018 il Dott. David A. Bennett, direttore del Rush University Alzheimer's Disease Center di Chicago, ha contato circa 400 test clinici falliti
sull'uomo2 negli ultimi 18 anni.
Proprio a causa dei continui insuccessi, in quel periodo molte aziende cominciarono ad abbandonare del tutto le ricerche di una terapia efficace
contro la patologia: non era, infatti, più conveniente per l'industria farmaceutica continuare ad investire in questo campo3.
In un primo momento anche l'Aduhelm era stato considerato un fallimento.
Mentre le prime due fasi di sperimentazione condotte per valutarne efficacia e sicurezza avevano dato risultati incoraggianti, la terza fase
fu interrotta nel 2019 dopo soli 3 anni dal suo avvio, quando un comitato di monitoraggio dei dati indipendente nominato da Biogen ed Esai
mostrò come il farmaco non avesse in realtà portato alcun beneficio ai pazienti4.
Quello stesso anno, però, Biogen riesaminò un set di dati degli studi effettuati più ampio. Dal riesame emerse come
l'Adacanumab avesse in realtà rallentato il declino clinico nei pazienti con malattia di Alzheimer precoce5 e ridotto le
placche amiloidi nei pazienti che avevano ricevuto il trattamento.
Da qui la decisione di presentare all'FDA domanda per ottenere la Biologics License Application (BLA) - la licenza biologica necessaria
per introdurre un prodotto nel commercio - nonostante l'interruzione degli studi precedente.
Pareri contrastanti e approvazione "con riserva"
L'approvazione di Aduhelm ha ricevuto pareri contrastanti nel mondo scientifico, come testimoniato in un articolo pubblicato sulla rivista
Nature lo scorso 8 Giugno 20216.
Secondo la Dottoressa Maria Carrillo dell'Alzheimer's Association di Chicago, per esempio, il via libera al farmaco potrebbe avere effetti
positivi su tutta la ricerca in questo settore, in quanto potrebbe far aumentare gli investimenti in nuovi trattamenti e incoraggiare gli studi.
Altri professionisti, invece, sarebbero preoccupati per le implicazioni che l'approvazione potrebbe avere sulla ricerca futura. Per il Dottor
Jason Karlawish, geriatra e co-direttore del Penn Memory Center di Philadelphia, i pazienti affetti da Alzheimer potrebbero adesso decidere
di abbandonare gli studi clinici proprio per poter assumere questo nuovo farmaco.
Ad alimentare il parere contrario sulla sua approvazione ci sarebbero anche i potenziali effetti collaterali di Aduhelm.
Stando a quanto dichiarato nell'articolo su Nature, infatti, circa il 40% dei partecipanti agli studi di Biogen avrebbe sviluppato
gonfiore del cervello.
La stessa FDA, nel comunicato stampa del 7 Giugno attraverso il quale ha annunciato l'approvazione del farmaco, ha affermato che potrebbero
verificarsi gonfiori temporanei in alcune aree del cervello, cosa che si risolve col tempo e di solito non provoca sintomi. Tuttavia alcuni
pazienti potrebbero lamentare mal di testa, nausea, vertigini, alterazione della vista, confusione. Tra gli effetti collaterali nominati
dall'agenzia, inoltre, ci sarebbero reazioni di ipersensibilità come angioedema e orticaria, cadute, deliri, stati mentali alterati,
disorientamento.
Le stesse commissioni nominate dall'FDA per valutare il funzionamento del farmaco e decidere sulla sua approvazione non avrebbero dato pareri
positivi al riguardo.
In una riunione tenutasi lo scorso Novembre 2020 per discutere sui dati dello studio - si legge ancora su Nature - 10 membri su 11 erano giunti
alla conclusione che i dati forniti dagli studi non potevano essere considerati come prova dell'efficacia del farmaco: non sarebbero stati, infatti,
sufficienti a dimostrare la capacità di Aduhelm di rallentare effettivamente la degenerazione cognitiva nei pazienti con Alzheimer.
Tuttavia, nonostante l'opposizione dei suoi stessi esperti, l'FDA ha deciso di approvare la messa in commercio dell'Aduhelm sia per via della
mancanza di nuovi farmaci per la cura dell'Alzheimer negli ultimi 18 anni, sia soprattutto per la sua capacità di eliminare la betamiloide
cioè la proteina colpevole dell'accumulo delle placche.
Si tratterebbe, però, di una approvazione "con riserva": come previsto dal procedimento accelerato, infatti, i ricercatori dovranno adesso
dar vita ad un ulteriore studio di follow-up, al fine di verificare l'effettiva efficacia del composto.
Qualora il nuovo studio non riuscisse a verificare il beneficio clinico fornito dal farmaco, l'FDA avvierà un procedimento per ritirarne
l'approvazione.
Note
- Laurie McGinley, "FDA approves first drug intended to slow cognitive decline caused by Alzheimer's disease", articolo pubblicato su
Washingtonpost.com l'8 Giugno 2021
www.washingtonpost.com/health/2021/06/07/fda-approves-alzheimers-drug-aducanumab/
- David A. Bennett, "Lack of Benefit With Idalopirdine for Alzheimer Disease", editoriale comparso sulla rivista JAMA il 9 Gennaio 2018
https://jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/2668332?resultClick=1
- Antonino Cattaneo, "Alzheimer, una malattia negletta. Le aziende rinunciano alla ricerca", articolo pubblicato su Corriere.it il 15
Gennaio 2018
www.corriere.it/cronache/18_gennaio_15/alzheimer-malattia-negletta-aziende-rinunciano-ricerca-255a63f0-f9f8-11e7-b7a0-515b75eef21a.shtml
- "Biogen and Eisai to Discontinue Phase 3", comunicato comparso sul sito web della Biogen il 21 Marzo 2019
https://investors.biogen.com/news-releases/news-release-details/biogen-and-eisai-discontinue-phase-3-engage-and-emerge-trials
- "Biogen Plans Regulatory Filing for Aducanumab in Alzheimer's Disease Based on New Analysis of Larger Dataset from Phase 3 Studies",
comunicato comparso sul sito web della Biogen il 22 Ottobre 2019
investors.biogen.com/news-releases/news-release-details/biogen-plans-regulatory-filing-aducanumab-alzheimers-disease
- Asher Mullard, "Landmark Alzheimer's drug approval confounds research community", articolo pubblicato su Nature.com l'8 Giugno 2021
www.nature.com/articles/d41586-021-01546-2
Fonte
- FDA - Food and Drug Administration, "AFDA Grants Accelerated Approval for Alzheimer's Drug", pubblicato su FDA.gov, 07 Giugno 2021
www.fda.gov/news-events/press-announcements/fda-grants-accelerated-approval-alzheimers-drug
Altre letture su HT
- Redazione, "Demenza e livello d'istruzione:
analizzata l'associazione", articolo pubblicato su HumanTrainer.com, Psico-Pratika nr. 146, 2018
- Redazione, "Alzheimer e Demenza. Gli
antipsicotici possono causare morte prematura", articolo pubblicato su HumanTrainer.com, Psico-Pratika nr. 115, 2015
- Redazione, "Al via una nuova ricerca sull'Alzheimer",
articolo pubblicato su HumanTrainer.com, Psico-Pratika nr. 96, 2013
- Redazione, "Alzheimer. Dal morbo alla questione
sociale", articolo pubblicato su HumanTrainer.com, Psico-Pratika nr. 96, 2013
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