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CSM: analisi dei disservizi di un Servizio Sanitario

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CSM: analisi dei disservizi di un Servizio Sanitario
La Psicologia del lavoro (e le terapie alternative) al servizio della Psichiatria

L'articolo "CSM: analisi dei disservizi di un Servizio Sanitario" parla di:

  • "Dentro" un CSM italiano: carenze strutturali e di cura
  • Analisi delle criticità e possibili soluzioni con la PNL
  • Progetto alternativo tra utopia e realtà
Psico-Pratika:
Numero 98 Anno 2013

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Articolo: 'CSM: analisi dei disservizi di un Servizio Sanitario
La Psicologia del lavoro (e le terapie alternative) al servizio della Psichiatria'

A cura di: Roberta Riccato
CSM: analisi dei disservizi di un Servizio Sanitario
La Psicologia del lavoro (e le terapie alternative) al servizio della Psichiatria
4. PROBLEM SOLVING: RIORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI LAVORATIVI

La Psicologia del lavoro può fornire semplici strumenti che consentano di osservare, ascoltare e raccogliere informazioni finalizzate al miglioramento continuo del contesto lavorativo.

A mio avviso, è necessario ammodernare l'impianto organizzativo affinché il progetto originario di Basaglia non sia sconfitto dai problemi gestionali che caratterizzano tutte le organizzazioni pubbliche e private contemporanee, che coordinano diverse funzioni e perseguono molteplici obiettivi usufruendo di budget limitati.

Alcune metodologie - che ho applicato in diversi gruppi di lavoro specializzati nello sviluppo di progetti in strutture complesse - per l'evoluzione di una cultura organizzativa umanamente efficace sono:

  • Circoli di ascolto organizzativo per il personale, secondo le indicazioni fornite dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Sarebbe interessante sviluppare questo approccio anche con i pazienti, impostando il lavoro con differenti regole e modalità, ma perseguendo lo stesso obiettivo di condivisione dei malesseri personali a fini risolutivi.
  • Gli strumenti per una gestione strutturata, efficace ed efficiente della comunicazione interna ed esterna come ad esempio la strutturazione di un Piano della Comunicazione, coerente con le finalità e con i mezzi del CSM.
    Per le Pubbliche Amministrazioni, i programmi di comunicazione sono previsti dal capo II (artt. 11-16) della Legge 7 giugno 2000, n. 150 che disciplina le attività di informazione e comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni.
  • Le indagini per la valutazione del benessere organizzativo come da Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro DLgs 81/2008 e successive modifiche DLgs 106/2009. Dal mio punto di vista, sarebbe interessante sperimentare un ampliamento dell'indagine anche ai pazienti ricoverati e non limitarla esclusivamente al personale, poiché entrambe le tipologie di persone sono frequentatrici abituali del CSM.
  • I modelli di valutazione delle competenze parallelamente agli strumenti di empowerment per il personale seguendo le indicazioni del Formez (ente governativo che si occupa di assistenza, studi e formazione per l'ammodernamento delle Pubbliche Amministrazioni - P.A.).
  • Formazione manageriale e dirigenziale sulla vision, mission ed etica del lavoro per mantenere l'attenzione focalizzata anche sugli aspetti gestionali oltre che sanitari seguendo le indicazioni della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, da un lato e un approccio sistemico (PNL sistemica), dall'altro.
5. E 6. DECISION MAKING E DECISION TAKING: DECIDERE COSA FARE E COME ATTUARE LA DECISIONE

Ho scritto l'articolo per focalizzare l'attenzione sulle criticità interne di un CSM e sulle ipotetiche soluzioni applicative che potrebbero consentire al modello basagliano di evolvere nel tempo, senza tuttavia avere la facoltà di realizzare nulla, non ricoprendo alcun ruolo operativo interno al CSM stesso.

Per completare quindi il processo di problem solving, attraverso le sue due ultime fasi di decision making e decision taking - per mantenere alta l'attenzione sulla condizione psichiatrica, in modo da stimolare chi ha le competenze e la possibilità di farlo ad attivare un processo di ristrutturazione del sistema con l'avvio di progetti-pilota - ho scelto di:

  1. Pubblicare articoli sull'argomento in testate locali e online per stimolare gli addetti ai lavori a trovare soluzioni alternative, facendo leva, soprattutto, sulle nuove generazioni di Psicologi, Psicoterapeuti che stanno facendo il tirocinio o che già lavorano presso strutture psichiatriche.
  2. Contattare l'assessore comunale competente in materia e i vertici dell'Azienda Sanitaria per descrivere loro almeno alcune delle osservazioni rilevate.
  3. Partecipare a incontri e convegni dove si affrontano tematiche inerenti lo sviluppo del Sistema Psichiatrico italiano.
  4. Approfondire la conoscenza delle terapie alternative per il benessere anche tramite sperimentazione personale, per essere poi portavoce durante attività formative o informative degli effetti benefici di un approccio olistico alla salute psicofisica, che basa i suoi interventi sulla somministrazione di sostanze naturali, la meditazione, lo yoga, il training autogeno, la biodanza e una sana e costruttiva chiacchierata informale o strutturata come colloquio tra counselor di rogersiana memoria e cliente.

LE TERAPIE ALTERNATIVE

La cura della malattia mentale in Italia si basa, quasi esclusivamente, su trattamenti farmacologici, sia durante la fase acuta sia durante la remissione, per mantenere sotto controllo le condizioni psicologiche del paziente.

Un approccio di tipo psicoterapeutico, per quanto consigliato da molti Psichiatri anche se non da tutti, non è utilizzato all'interno dei CSM - almeno di quelli di cui ho notizia - perché dispendioso in termini economici e di tempo.

I pazienti, infatti, sono molti e le psicoterapie possono essere lunghe.
Esistono i centri diurni dove sono organizzate attività di tipo ricreativo come, ad esempio, corsi di pittura, musica e danza.

Tuttavia, la possibilità di sperimentare approcci alternativi di tipo olistico è limitata all'iniziativa personale di qualche Psichiatra volenteroso che - essendo magari l'unico promotore di un movimento in contro tendenza che cura la persona nella sua globalità di essere fisico, emotivo, mentale e spirituale - si trova emarginato dal resto della collettività psichiatrica.

In Sardegna, a Sanluri, Alessandro Coni - Psichiatra e direttore del Centro di Salute Mentale della Asl 6 - afferma che la Psichiatria deve diventare sovversiva se vuole realmente aiutare il malato a vivere meglio, attraverso, ad esempio, approcci definiti sperimentali, come praticare trekking in gruppo con la guida dello Psichiatra:

«Com'è possibile che solo l'1% delle risorse destinate alle cure psichiatriche vadano alle terapie riabilitative? Per quali interessi di parte, le cure si basano quasi esclusivamente sulla somministrazione dei farmaci?».
(A. Coni, intervista del 30 marzo 2012, pubblicata su tiscali.it)

In Friuli Venezia Giulia e più precisamente a Gorizia - dove è nato il modello di Basaglia - un altro Psichiatra, Marco Bertali, considera la Psichiatria come una Medicina dell'anima che deve consentire un'evoluzione psico-spirituale del paziente.

A questo scopo propone seminari gratuiti rivolti a tutta la cittadinanza di meditazione per l'apertura e la pulizia dei chakra attraverso un approccio psicoterapeutico o semplicemente relazionale che prevede il training autogeno, lo yoga, il rio abierto (metodo espressivo volto all'armonizzazione mente-corpo), il pranich healing (pranoterapia) e affini.

È anche portavoce di una campagna sociale di psicofarmaco vigilanza promossa attraverso incontri mensili presso il centro diurno del CSM, in cui denuncia l'attuale commercio di psicofarmaci spesso a danno dell'individuo e, di riflesso, della società.

L'obiettivo è costruire una diffusa reazione culturale a tale rischio di avvelenamento delle menti e dei cervelli.

«La maggior parte delle problematiche per le quali viene fatta una diagnosi psichiatrica sono, in realtà, sofferenze psichiche, segnali che la nostra anima ci lancia per richiamare l'attenzione sui nodi non sciolti della nostra vita».
(M. Bertali)

Francesco Bottaccioli, professore di Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), in tutti i suoi testi enfatizza e promuove la diffusione di una nuova cultura sanitaria, basata sulla medicina integrata che considera l'essere umano una rete interconnessa di sistemi interni ed elementi esterni al corpo, che si ammala quando si trova in uno stato di disequilibrio.

La cura deve pertanto essere basata su una sintesi di diversi approcci terapeutici che non trattino il singolo organo in crisi ma l'intero sistema.

Gli strumenti utilizzati spaziano dalla biomedicina alle medicine antiche e non convenzionali (kinesiologia, medicina cinese). Nei casi di depressione - che nel 2020 secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità costituiranno la seconda causa di disabilità nel mondo - la terapia integrata dà i suoi frutti.

Gli effetti positivi della Psicoterapia sono documentati da studi condotti con la PET (tomografia a emissione di positroni) dalla ricercatrice canadese Kimberly Goldapple nel 2004. Ma anche il controllo dello stress, l'attività fisica, un'alimentazione bilanciata e le medicine non convenzionali (omeopatiche, erboristiche) sono validi strumenti curativi.

La terapia farmacologica si basa, essenzialmente, sulla somministrazione di sostanze di sintesi. Esistono tuttavia in commercio prodotti naturali, vegetali, con consolidata documentazione scientifica che possono essere utilizzati nei casi di disturbi del tono dell'umore, ad esempio l'iperico per la depressione e il kava per l'ansia.

Giancarlo Stival - Farmacista specializzato nelle biodiscipline complementari - nei suoi testi riporta le esperienze nella cura delle persone attraverso le medicine alternative e le testimonianze dei pazienti a supporto dell'influenza che la psiche esercita sulla manifestazione delle principali malattie contemporanee.

È possibile infatti gestire positivamente con prodotti naturali (i cosiddetti integratori) i meccanismi mentali e psicosomatici, nonché i rapporti con la società e con le persone, i desideri e le passioni interiori che portano a situazioni di disagio prima e di malattia poi.

L'obiettivo verso cui tendere, quindi, per la cura delle malattie in generale e delle malattie mentali in particolare è la sperimentazione di un programma integrato a basso impatto (senza effetti collaterali dovuti ai farmaci) e ad alto rendimento (dal miglioramento della qualità della vita fino alla guarigione completa) utilizzando un approccio che unisca gli studi dei Fisici quantistici, dei Neurobiologi, degli Psichiatri/Psicologi, degli Endocrinologi e dei Farmacisti/Naturopati.

QUALE FUTURO PER LA PSICHIATRIA ITALIANA?

In futuro i CSM potrebbero avere al loro interno delle sezioni dove sperimentare, in modo strutturato, un approccio integrato che preveda anche l'utilizzo di sostanze naturopatiche e omeopatiche nella cura dei disagi mentali.

In Svizzera è in atto una sperimentazione governativa che prevede la sovvenzione statale - per quattro anni - dei prodotti omeopatici, naturopatici e di integratori alimentari volti alla cura di patologie che solitamente sono trattate con farmaci di sintesi.

L'obiettivo è consentire a un numero maggiore di persone di utilizzare questi prodotti in modo continuato in sostituzione dei farmaci tradizionali per verificarne l'efficacia.
Attendiamo i risultati, ipotizziamo uno scenario diverso, vagheggiamo un sogno utopistico com'è stato, negli anni sessanta, pensare di chiudere i manicomi.

LA POSSIBILE REALIZZAZIONE DI UNA UTOPIA: PROGETTO PER UNA PSICHIATRIA OLISTICA

Walt Disney diceva che se sogni qualcosa allora la puoi realizzare.
La trasformazione di un sogno in realtà necessita, tuttavia, di una visione chiara da perseguire, di un gruppo preparato e competente che lavori in modo affiatato condividendo valori e intenti, metodi e strumenti operativi e finanziari, per realizzare quel programma d'intervento integrato, introdotto nel paragrafo precedente, che potrebbe essere l'avvio dell'ammodernamento del comparto psichiatrico italiano.

Partiamo con la creazione di una vision etica.
Il nostro scopo - di Medici, Psichiatri, Psicologi, Infermieri, Educatori, Operatori sociosanitari, Assistenti sociali - è usare nella vita le abilità che ci sono state donate e le competenze professionali apprese mettendole al servizio degli altri.

La creatività, l'entusiasmo, la passione, l'allegria, la sensibilità, l'intuizione, il desiderio di verità, la capacità di ascoltare e parlare con il cuore, l'affidabilità sono le capacità su cui si fonda la nuova struttura per il benessere psicofisico (spirituale), che ha negli spazi coreografici ed esteticamente ordinati il suo centro organizzativo ispirato al rispetto della Natura che ci accoglie.

I materiali, la tecnologia pulita ed ecologica utilizzati sono ispirati dall'ideale della bellezza d'insieme, per ricreare un ambiente che favorisca e alimenti il senso d'appartenenza al gruppo da parte sia dell'équipe sia dei pazienti e dei loro familiari.

Un luogo di incontro per coloro che sentano il desiderio profondo di ritrovare se stessi, lavorando con persone unite dall'amore e dalla volontà profonda di stimolare la valorizzazione delle qualità personali, il rispetto altrui e il sostegno reciproco contribuendo così alla nascita di un mondo migliore per tutti.

La realizzazione di uno spazio e la definizione di un tempo da dedicare al benessere ecologico - all'espressione del potenziale energetico individuale in modo trasparente, nel massimo rispetto della natura, degli altri, degli accordi e delle regole condivisi - permettono di organizzare attività terapeutiche e fisiche, corsi, incontri informativi, seminari di meditazione, serate dedicate alla lettura di testi, incontri di gruppo, colloqui e momenti conviviali coordinati da un team che lavora con metodo, professionalità, regole e valori chiari, rispetto dell'ambiente di cui fa parte e, soprattutto, che opera con l'intenzione di espandere e diffondere l'energia del cuore.

La presenza sul territorio di un luogo di diffusione della cultura del benessere psico-fisico-spirituale è garanzia di un sistema operativo efficace e armonico, che può essere esportato in quegli ambienti che condividano le finalità e i valori fondanti del nuovo approccio psichiatrico: il miglioramento della qualità della vita dell'individuo si basa sul rispetto di tutti gli elementi del sistema uomo, organico-biologici, emotivi, mentali, etico-spirituali.

È necessario poi definire una mission chiara e precisa che orienti nel percorso di creazione del nuovo sistema psichiatrico nazionale che fonda le sue radici nel modello basagliano ed evolve verso forme integrate di terapia, in strutture di tipo naturalistico (fattorie sociali, centri rieducativi/formativi rurali).

Obiettivo è la sperimentazione di un progetto pilota basato sull'organizzazione di un servizio a 360 gradi che consenta di offrire alla cittadinanza, accanto alle cure mediche tradizionali (psicofarmaci/"cerebro-farmaci"), cure alternative mediante la somministrazione di sostanze naturali e l'erogazione di terapie psicologiche individuali (percorsi di supporto psicologico, psicoterapia) e di gruppo (T-group, psicodramma) associate a corsi rieducativi basati sul movimento fisico (yoga, pilates, rio abierto, metodo Feldenkrais), a incontri di carattere spirituale, per i ricercatori di questa dimensione umana (seminari cristiani, islamici, ebraici, buddisti), per finire con stage operativi di vita nei campi (corsi di agraria, giardinaggio, apicoltura).

Questo tipo di attività sarà differenziato per tipologia di utenza, pazienti, familiari dei degenti, cittadini interessati al proprio benessere interiore per ridurre i carichi di stress, semplici simpatizzanti e curiosi.

La struttura idonea a fornire questo tipo di servizio diffuso sarà il nuovo C.I.B., Centro Integrato per il Benessere psicofisico (spirituale) del Servizio Sanitario Nazionale, che rimarrà il centro di collegamento con tutte le altre strutture sanitarie che si occupano di tutela della salute mentale e manterrà in vigore tutti i principi della precedente rivoluzione basagliana, prime fra tutte le cosiddette porte aperte.

Occorre a questo punto un piano d'azione quinquennale per il periodo 2013 - 2017. (Sono un'inguaribile ottimista!).

    2013 Elaborazione del business plan del progetto complessivo con creazione della squadra di collaboratori; presentazione del progetto pilota alle autorità competenti con possibilità di cooperazione transfrontaliera nelle zone di confine.
    2014 Ricerca di finanziamenti pubblici nazionali ed europei, privati,donazioni, lasciti.
    2015 Ricerca dei siti ottimali per la creazione del centro; concorso di idee per la realizzazione delle strutture di accoglienza (ambulatori, uffici, stanze, bagni, sale comuni, palestre, mense, bar, annessi agricoli, piccole rivendite di generi di prima necessità).
    2016 Avvio dei lavori di realizzazione delle strutture.
    2017 Selezione degli operatori all'interno del personale sanitario ed erogazione di formazione gestionale a tutti gli addetti ai lavori, a opera di consulenti Psicologi esterni o assunti per occuparsi degli aspetti organizzativi; campagna di comunicazione per informare i cittadini dei nuovi servizi offerti alla collettività.
    2018 Inaugurazione del primo CIB del Servizio Sanitario Nazionale, nel giorno scelto per diventare la giornata annuale (nazionale o internazionale) del benessere psicofisico (spirituale).

Sono consapevole che questo progetto è ambizioso, ma sapendo che anche un battito d'ali di farfalla in Cina può scatenare una valanga sulle Alpi, per le reazioni a catena cui dà luogo, spero che questo mio vagheggiare diventi un progetto realizzato da qualche magnate della finanza che vuole redimersi attraverso un'opera magna.
Ad esempio potrebbe stanziare i fondi necessari alla realizzazione del primo C.I.B. italiano il cui nome potrebbe essere "CIB Sogni con le Ali".

CONCLUSIONI

Verificare una teoria con il metodo sperimentale significa definire un'ipotesi di partenza o ipotesi nulla e un'ipotesi alternativa che - se confermata - inficerebbe la prima, cioè il presupposto iniziale di cui si voleva comprovare la veridicità.

Nella visione alla base di questo articolo c'è l'ipotesi che, se il modello di Basaglia non funziona, la causa è da ricercarsi nella disapplicazione delle sue linee guida.
L'ipotesi alternativa invece presume che, una volta eliminate le anomalie gestionali e applicative, il modello basagliano risulti effettivamente inadeguato.

Quello che si può rilevare dalle osservazioni empiriche e dalle testimonianze di pazienti, familiari e del personale è che l'ipotesi alternativa semplicemente non può essere esaminata, perché le anomalie applicative del modello sono sparse a macchia di leopardo nelle strutture psichiatriche italiane.

Le realtà virtuose che esistono sul territorio si scontrano comunque con un apparato sanitario burocratizzato da un lato, e caratterizzato da una visione di tipo medico organicista nella conduzione delle cure dall'altro.

Questo riduce la portata degli effetti benefici dei trattamenti effettuati nei raparti psichiatrici o nei CSM integerrimi nell'applicazione del modello, perché non trovano riscontro in una visione globale della salute psicologica centrata sull'integrazione di molteplici approcci riabilitativi.

Nella top five degli ostacoli alla manifestazione completa delle potenzialità del modello basagliano, dal mio punto di vista, possono comparire:

  1. Mancanza di una reale cultura psichiatrica nella classe Dirigente politica e sanitaria, distante dalla prima linea dove avvengono gli accadimenti assistenziali quotidiani.
  2. Prevalenza di una visione medico organicistica delle cure psichiatriche delle malattie mentali, la cui causa è considerata di natura prevalentemente biologica piuttosto che psicofisica, esistenziale, etica, spirituale.
  3. Egemonia della terapia farmacologica a discapito di altri tipi di intervento, senza che ci sia una reale cura della causa della malattia mentale, per altro di difficile individuazione eziologica.
  4. Burn out o demotivazione del personale medico e infermieristico sottoposto a condizioni lavorative molto lontane dai parametri del cosiddetto benessere organizzativo.
  5. Disattenzione verso gli aspetti umani e sociali delle cure psichiatriche prestate, specialmente, ai ricoverati.
    Non ultimo il caso di Francesco Mastrogiovanni, maestro elementare di 58 anni prelevato in una mattina di fine luglio del 2009 dalle forze dell'ordine da un campeggio del Cilento nel quale stava trascorrendo le vacanze, per un T.S.O., Trattamento Sanitario Obbligatorio. Ricoverato al centro di Salute mentale dell'ospedale di San Luca, a Vallo della Lucania, il Maestro viene quindi legato a un letto e - dopo 94 ore di calvario, nel corso delle quali viene completamente abbandonato a se stesso dal personale medico - muore.
    Nell'autunno del 2012 si è svolto il processo a carico dei sanitari in servizio durante il ricovero di Mastrogiovanni - imputati di sequestro di persona, falso in cartella e omicidio colposo - che ha portato alla condanna in primo grado di 6 medici e all'assoluzione degli infermieri (Ndr. depositata a maggio 2013).

Come avrebbero potuto essere i servizi psichiatrici se veramente ci fosse stata una rivoluzione culturale nella società che avesse modificato il paradigma delle cure mediche su base biologica in un costrutto più umano, basato su terapie centrate sulla persona come sistema socio-biopsichico?

Forse noi saremo i fortunati che vedranno realizzata questo tipo di medicina integrata, dove il pragmatismo occidentale e l'armonia orientale si sposano per fornire all'uomo ciò di cui necessita per vivere in modo sano: equilibrio tra mente e cuore, tra fare e meditare, tra economia e Natura.

È tempo di progettare una nuova forma di Psichiatria integrata con la Psicologia del lavoro - per ovviare ai problemi organizzativi e gestionali che hanno minato lo sviluppo del modello basagliano finora - e con tutte le terapie alternative che danno benefici reali, scardinando in questo modo l'egemonia assoluta della cura farmacologica.

Le lobby farmaceutiche potrebbero semplicemente investire i loro soldi nella medicina alternativa di tipo erboristico e omeopatico, invece di continuare a speculare su farmaci di sintesi che danno enormi effetti collaterali.

La sola terapia farmacologica, inoltre, non è sufficiente a migliorare le condizioni di salute del paziente, che ha bisogno di un corredo ad ampio raggio di proposte curative per soddisfare tutti i molteplici bisogni interiori.

Nella teoria generale dei sistemi - quando non si trova una soluzione a un problema in un certo contesto - bisogna cambiare prospettiva e osservare le dinamiche da un'altra angolazione, esterna alla situazione analizzata, in modo da trovare soluzioni creative che inglobino le posizioni contrastanti e le uniscano in una proposta complessiva di portata maggiore.

Il dottor Basaglia quando incontrava una difficoltà, o era attaccato per le sue proposte rivoluzionarie, non rispondeva con giustificazioni sul proprio operato ma sviluppava ulteriormente il suo modello, rendendolo ancora più utopistico per le menti razionali dell'epoca.

Quando a Gorizia fu attaccato per aver impostato il manicomio come una comunità terapeutica, la sua risposta fu di andare avanti per la strada intrapresa e aprire il manicomio ai malati permettendogli di uscire dall'ospedale e alla cittadinanza permettendole di entrare, organizzando feste e confronti pubblici.

Ritengo quindi che, per superare la diatriba se riaprire o no i manicomi (eh sì, purtroppo ancora oggi c'è chi sostiene la necessità di riaprirli anche se camuffati da ricoveri denominati Trattamento necessario extraospedaliero prolungato, vedi articoli 5, 8 e 9 della Proposta di Legge Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica, 17 Maggio 2012), si possa immaginare di strutturare il servizio psichiatrico in modo evoluto.

Ad esempio ci si potrebbe adoperare per creare, appunto, quelli che ho fantasticamente chiamato C.I.B. Centri per il Benessere psicofisico (spirituale), dove applicare tutti i moderni approcci gestionali e curativi.

Qualsiasi cosa decideremo di fare dobbiamo ricordarci che - nonostante possano essere implementati nuovi progetti, ristrutturati processi organizzativi e comunicativi, attivati corsi di formazione manageriale per dirigenti di vertice, create strutture moderne - nessuno strumento avrà successo se ciascuno degli attori coinvolti nella piramide organizzativa - partendo dal personale apicale, più distante dalla prima linea dove si scatenano i problemi concreti - non ritornerà in contatto con l'umanità insita in ciascuno di noi ed espressa in modo evidente dalle persone con disturbi mentali: emotività, desiderio di sincerità e lealtà nei rapporti interpersonali, semplicità, veridicità nelle affermazioni, ricerca della purezza interiore nascosta sotto strati di condizionamenti, sofferenza estrema e gioia illimitata per le piccole cose che la vita può offrire.

«Non puoi insegnare qualcosa a un uomo, puoi solo aiutarlo a trovarla dentro di sé».
(San Francesco d'Assisi)
BIBLIOGRAFIA
  • Piccione R., "Manuale di Psichiatria", Bulzoni Editore, Roma, 1995
  • Bertali M., "Psichiatria come medicina dell'anima", Macroedizioni, 2006
  • Bottaccioli F., "Psiconeuroendocrinoimmunologia", Red Edizioni Milano, 2005
  • Stival G., "Una nuova cultura del benessere", I, II, Omnisalus 2007
SITOGRAFIA
  • Loi A., "La psichiatria cambi passo e diventi 'sovversiva': più terapie alternative, meno farmaci", Intervista al Dottor Alessandro Coni
    notizie.tiscali.it/articoli/interviste/12/04/psichiatria_trekking_semus_fortes.html
  • "Lo legano al letto per 94 ore e muore: medici e infermieri a processo", Articolo sulla storia di Francesco Mastrogiovanni
    www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?idSezione=17647&lookfor=mastrogiovanni
  • Santucci U., "Problem setting e problem solving"
    www.problemsetting.it/pages/sett_solv.htm
  • Redazione Ministerosalute.it, Ministero della Salute, sezione Salute Mentale, "Assistenza psichiatrica in Italia - Rilevazione 2001"
    www.salute.gov.it/dettaglio/pdPrimoPiano.jsp?sub=0&id=115&area=ministero&colore=2&lang=it
  • Formez PA, Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l'ammodernamento delle P.A.
    www.formez.it/notizie/valutare-le-performance-delle-pubbliche-amministrazion%20i-traorganizzazione-e-individuo.html
  • Pelizzoni B., Minchillo F. (a cura di), "I Circoli di ascolto organizzativo. Dall'analisi del benessere organizzativo all'esperienza dell'ascolto nelle amministrazioni pubbliche", Dipartimento della Funzione Pubblica
    www.magellanopa.it/kms/files/I_circoli_dascolto.pdf
  • Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione
    www.sspa.it
  • Dipartimento di Salute Mentale Trieste, Programmazione
    www.triestesalutementale.it/dsm/programmazione.htm
  • Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo
    www.confbasaglia.org/
  • S.O.S. Cervello, Campagna sociale di psicofarmaco-vigilanza
    www.sos-cervello.it/index.php?m=1
  • Testo integrale Proposta di legge "Trattamento necessario extraospedaliero prolungato", Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica. C. 919 Marinello, C. 1423 Guzzanti, C. 1984 Barbieri, C. 2065 Ciccioli, C. 2831Jannone, C. 2927 Picchi, C. 3038 Garagnani e C. 3421 Polledri
    manicomionograzie.it/
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