![]() ![]() HT: La Psicologia per Professionisti CNOP: gli Psicologi dicono basta alla morte a Gaza | |||||||
Home Psico-Pratika | Articoli PsicologiaPsicologia ClinicaPsicologia del LavoroRisorse Psy | ||||||
HT Psicologia Network
Psicologia-Psicoterapia.it
![]() Scuola di specializzazione in Psicoterapia - Roma ![]() Corso di alta formazione: 'Bilancio di Competenze' - Online ![]() Corso di Psicologia dello sport - Prato PsicoCitta.it
|
![]() CNOP: gli Psicologi dicono basta alla morte a Gaza ![]() CNOP: gli Psicologi dicono basta alla morte a GazaL'articolo "CNOP: gli Psicologi dicono basta alla morte a Gaza" parla di:
A cura di: Redazione - Pubblicato il 3 Giugno 2025 CNOP: gli Psicologi dicono basta alla morte a GazaIl Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi (CNOP) ha recentemente pubblicato un comunicato stampa dal titolo "Gli psicologi dicono basta alla morte che vive a Gaza". Un intervento chiaro e urgente, con cui la comunità professionale degli psicologi italiani esprime profonda preoccupazione per le drammatiche conseguenze psicologiche del conflitto in corso. In particolare, il CNOP richiama l'attenzione sulle condizioni di vita disumane, sul trauma collettivo e sulla violazione sistematica dei diritti umani che stanno colpendo la popolazione civile, e in particolare i bambini. Un appello accorato a tutte le istituzioni, nazionali e internazionali, affinché si intervenga per fermare la violenza, proteggere i più vulnerabili e favorire percorsi di cura e ricostruzione, appello che riportiamo qui di seguito Gli Psicologi dicono basta alla morte che vive a GazaComunicato stampa - Roma, 24 maggio 2025 "La barbarie della guerra non ha abbandonato il nostro mondo", ha detto il Presidente Mattarella, e non dobbiamo quindi "mai dare acquisiti alcuni valori come pace e sicurezza". Assistere allo strazio di morte che sta accadendo in Palestina da un tempo che ormai pare tragicamente infinito ci lascia sconcertati, attoniti, sconvolti. Non possiamo abituarci come se fosse normale routine all'orribile e ingiustificabile massacro di civili inermi, di neonati, bambini, ragazze e ragazzi, di anziani, di donne e uomini che, se sopravvivono alla morte, non sopravvivono alla fame e alle malattie, ai traumi di un'emergenza sanitaria e umanitaria giornaliera. L'odio che divampa ci spaventa per la cieca crudeltà che ha generato e che può generare. Il riconoscimento dell'alterità è la base non solo della convivenza rispettosa, ma, ancora più profondamente, della nostra stessa identità e del nostro senso di sé. Le esperienze sul campo e le nostre conoscenze di professionisti della Salute Psicologica dimostrano che è possibile che popoli con storie e culture diverse possano incontrarsi, è possibile trattare una convivenza civile, che è possibile gestire i conflitti, se esiste però una volontà politica ad agevolare processi di pace. La Pace va costruita, giorno dopo giorno, mattone dopo mattone partendo dalle macerie che tutto il mondo osserva dal 7 ottobre 2023. Psicologhe e psicologi, italiani e internazionali, si trovano nella striscia di Gaza a fianco di chi subisce i traumi della morte, della perdita, della distruzione della propria casa. Si tratta di esperienze professionali e umane altamente significative, che intrecciano vite, dolore, sofferenza, silenzi, traumi, ricordi, nella speranza che questo orrore finisca presto. Sono traumi che incidono profondamente sulla personalità e sulla vita delle persone e rischiano di essere ereditati dalle generazioni future. Quella di Gaza è un'emergenza che chiama in causa e affligge ciascuno di noi. Speriamo vivamente che questa nostra posizione come Comunità Professionale possa servire da stimolo a prendere una posizione pubblica condivisa contro il genocidio, le uccisioni barbare di bambini, donne e uomini, civili inermi. Ufficio stampa Cnop Altre letture su HT
Commenti: 11 Rosa alle ore 14:52 del 01/08/2025 Quella di Gaza si è un'emergenza, che molti si sono anche già dimenticati. Ma non sono gli unici bambini ad aver bisogno di aiuto. Purtroppo abbiamo un presidente dove attualmente il suo unico obiettivo è quello di far girare denaro che entra solo ed esclusivamente nella sua di tasca. Se fosse realmente Cristiana, se fosse realmente MADRE si dissocerebbe dal continuo interesse che ha nel vendere armi ad Israele. Non dico che grazie alla meloni il presidente israeliano questo genocidio si fermerebbe, ma sicuramente aiuterebbe di più poiché non avrebbero armi da noi. Ed ovviamente inutile dire che purtroppo anche avere ancora gente bigotta non aiuta. Coniglio di continuare a manifestare in modo pacifico, in modo da poter sensibilizzare quanto più possibile. Sperando di riuscire a poter fare molto di più. Ma dubito, ad oggi non se ne parla nemmeno più. Cosa ne pensi? Lascia un commento
|
||||||
![]() |
HT Psicologia - CNOP: gli Psicologi dicono basta alla morte a Gaza |