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Psicologia ed SSN: Speranza si impegna ad accogliere le richieste
Italia. Il Ministro della Salute ha manifestato la sua volontà di potenziare i servizi psicologici nel settore pubblico

L'articolo "Psicologia ed SSN: Speranza si impegna ad accogliere le richieste" parla di:
  • L'incontro tra Lazzari e Speranza
  • L'impegno del Ministro delle Salute
  • Il documento della Consulta Nazionale
Psico-Pratika:
Numero 176 Anno 2021

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A cura di: Redazione - Pubblicato il 03 Maggio 2021

Psicologia ed SSN: Speranza si impegna ad accogliere le richieste
Italia. Il Ministro della Salute ha manifestato la sua volontà di potenziare i servizi psicologici nel settore pubblico

Italia. Il Ministro della Salute Roberto Speranza si è impegnato ad accogliere le richieste degli Psicologi italiani, potenziando i servizi psicologici pubblici attraverso nuovi provvedimenti da adottare contro la pandemia e dando maggior risalto a ruolo e attività della professione nel rilancio del Sistema Sanitario Nazionale.

È quanto emerge da un incontro tenutosi lo scorso 12 Aprile 2021 con il Presidente del CNOP David Lazzari, durante il quale è stato consegnato al Ministro il documento tecnico "Il binomio per la nuova Sanità: tecnologia/biomedicina e umanità/psicologia" realizzato dalla Consulta Nazionale delle Società Scientifiche di Psicologia, che illustra l'attuale situazione della professione psicologica nella sanità pubblica italiana.

Già lo scorso Ottobre 2020 Speranza aveva manifestato la sua intenzione di offrire agli psicologi uno spazio di rilievo all'interno di un nuovo Sistema Sanitario Nazionale. Attraverso un videomessaggio realizzato in occasione della Giornata Nazionale della Psicologia, infatti, l'onorevole aveva dichiarato: "Nella mia idea di nuovo Servizio Sanitario Nazionale c'è uno spazio importante per il vostro lavoro, per la vostra professionalità, per quello che avete rappresentato in questi anni, come necessità di rimettere al centro anche un'assistenza, un supporto psicologico che è sentito dai cittadini come sempre più rilevante e sempre più importante. Leggerò con attenzione le vostre proposte e il lavoro che fate e avremo modo di confrontarci poi tutti insieme nella consulta degli Ordini e delle professioni sanitarie e socio-sanitarie."1

Durante il recente incontro, Lazzari ha sottolineato quanto sia ormai urgente intervenire contro quella che viene definita come "psicopandemia", ovvero contro le ripercussioni di natura psicologica che emergenza covid e misure adottate per contenere la diffusione del virus stanno avendo sulla popolazione italiana, a qualunque età.
Secondo il presidente del CNOP, infatti, ai problemi di natura economica e sociale si sta aggiungendo anche una fragilità psicologica e tutto questo sembra essere destinato ad aggravarsi: allo stato attuale delle cose, tutti coloro che non possono permettersi di accedere alle cure psicologiche nel settore privato sono tagliati fuori anche dagli interventi di tipo pubblico, a causa della carenza di una rete psicologica statale e dei problemi numerici ed organizzativi.

Da qui, dunque, la consegna al Ministro Speranza delle proposte del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi sul tema Psicologia nel Sistema Sanitario Nazionale e del documento tecnico della Consulta nazionale delle società scientifiche. Di seguito riassumiamo i punti chiave del documento.

Il documento della Consulta Nazionale delle Società Scientifiche

"Il binomio per la nuova Sanità: tecnologia/biomedicina e umanità/psicologia" è un documento tecnico redatto dalla Consulta nazionale delle Società Scientifiche di psicologia e sottoscritto lo scorso 12 Aprile 2021 da numerose associazioni e società psicologiche italiane.

Il documento si apre offrendo una panoramica sulla storia della cura delle malattie nel settore pubblico italiano: dalla nascita nel corso del secolo scorso di strutture in cui veniva affermato il diritto alla cura pubblica si è arrivati, poi, alla fondazione del Sistema Sanitario Nazionale del 1978, un sistema che aveva tra i suoi obiettivi sia l'"universalità" - ossia la "salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività" - sia la "globalità", intesa come "promozione, mantenimento e recupero della salute fisica e psichica".
Tuttavia - afferma il documento - fino ad ora nel settore pubblico ci si è occupati prevalentemente della cura fisica degli individui e ben poco, invece, degli aspetti psicologici.

I LEA* del 2017 e il Piano Nazionale delle malattie croniche hanno in seguito sottolineato l'importanza del guardare alla persona nella sua interezza – quindi sia dal punto di vista fisico che psicologico - al fine di dar vita a modelli di intervento efficaci ed efficienti.

I LEA nello specifico prevedono una serie di attività di natura psicologica che si rivolgono a vari target, per es. donne (sopratutto per questioni legate a gravidanza, tutela della salute del neonato, problemi di fertilità e di menopausa, ecc.), bambini (situazioni di abbandono, questioni legate ad affidamento e adozione, ecc.), coppie e famiglie (problemi individuali o di coppia, situazioni di disagio del nucleo familiare, ecc.), disabili, persone sottoposte a terapia del dolore e cure palliative, personale del Sistema Sanitario Nazionale (valautazione e gestione dello stress da lavoro correlato), anche supporto rivolto a popolazione e soccorritori in caso di disastri ed emergenze (per esempio per prevenire il disturbo post-traumatico).

Nonostante questo, al momento la situazione della professione psicologica nel Sistema Sanitario Nazionale non è delle migliori: nei Servizi Sanitari in generale, infatti, si parla di 1 psicologo ogni 12.000 abitanti in Italia; nei Servizi di Salute Mentale il rapporto è invece di 1 su 26.000 abitanti.
Negli altri Paesi del G7, invece, si parla di 1 professionista su 2.500 per i Servizi Sanitari in generale ed 1 professionista su 10.500 abitanti per i Servizi di Salute Mentale.

Nel nostro Paese, continua il documento, le attività psicologiche e psicoterapiche sono sempre state trattate come un bene di lusso e non come un qualcosa di essenziale, cosa che ha impedito alle fasce più deboli della popolazione di ottenere l'aiuto psicologico di cui hanno bisogno in determinate situazioni.

L'attuale emergenza coronavirus sta mostrando come per ogni problematica di salute fisica ci sia anche un risvolto di tipo psicologico in cui intervenire: l'86,6% di coloro che sono ricoverati in terapia intensiva, infatti, viene colpito anche da conseguenze mentali importanti, conseguenze che, in alcuni casi, richiedono interventi di riabilitazione psicologica. Problemi psicologici significativi vengono, poi, patiti anche dal 56% dei ricoverati per Covid e dal 34% dei positivi in quarantena.

Al fine di superare questa situazione - affermano le varie associazioni che hanno sottoscritto il documento - è importante, allora, pensare ad un sistema sanitario che non guardi solo ai grandi interessi economici, ma pensi anche ad attività a basso costo. È necessaria, quindi, una sanità che sia "più efficace e più giusta" e che abbia "l'essere umano come 'misura' della sua organizzazione e delle sue attività"2.
A tal fine è importante, allora, prendere in considerazione e offrire pari dignità operativa ed organizzativa anche alla professione psicologica psicoterapica, coordinandone le attività in tutte le aziende sanitarie e prevedendo un numero di professionisti maggiore, più vicino alle altre realtà europee: deve esserci, in sostanza, almeno 1 professionista ogni 5.000 abitanti nel Sistema Sanitario Nazionale ed un numero adeguato anche nelle strutture convenzionate.

Note
  1. CNOP, "I vertici del Governo per la Giornata Nazionale della Psicologia", pubblicato su Psy.it, 8 Ottobre 2020
    https://www.psy.it/giornatapsicologia/news/i-vertici-del-governo-per-la-giornata-nazionale-della-psicologia/
  2. Consulta Nazionale Società Scientifiche, "Il Binomio per la nuova sanità: tecnologia/biomedicina e umanità/psicologia", pdf pubblicato su Psy.it il 12 Aprile 2021, pag. 3
    https://d66rp9rxjwtwy.cloudfront.net/wp-content/uploads/2021/04/DOCUMENTO-CONSULTA-SOCIETA-SCIENTIFICHE-CNOP-11-APRILE-21-1.pdf
Fonte
  1. Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi, "Il Ministro Speranza al presidente Lazzari: impegno concreto per rafforzare nell'immediato e nel futuro la Psicologia nel SSN", pubblicato su Psy.it il 12 Aprile 2021
    https://www.psy.it/il-ministro-speranza-al-presidente-lazzari-impegno-concreto-per-rafforzare-nellimmediato-e-nel-futuro-la-psicologia-nel-ssn.html
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