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Jeffrey E. Young

Jeffrey E. Young: Una introduzione

Nato il 9 marzo 1950, l'americano Jeffrey E. Young è noto come padre della Schema Therapy, un approccio terapeutico utilizzato per la cura di disturbi della personalità, depressione, ansia ed altre problematiche psicologiche.

Dopo la Laurea conseguita alla Yale University, ha continuato a formarsi presso l'Università della Pennsylvania, dove ha avuto modo di intraprendere percorsi di studio post-dottorato sotto la guida di uno dei massimi esponenti e fondatore della Psicoterapia Cognitiva, lo psichiatra psicoterapeuta statunitense Aaron T. Beck.

Dal 1986 è docente del Dipartimento di Psichiatria della Columbia University.

Young è direttore e fondatore del Cognitive Therapy Center di New York e del Connecticut e dello Schema Therapy Institute.
Dal 2006 è Presidente Onorario dell'International Society for Schema Therapy.

Ha scritto numerosi testi riguardanti la Terapia Cognitivo Comportamentale e soprattutto la Schema Therapy, alcuni tradotti anche in italiano.

La Schema Therapy è nata come metodo utilizzato per aiutare inizialmente quei pazienti che non avevano tratto benefici dalle terapie tradizionali. Si presenta come un approccio sistematico alla terapia in cui confluiscono caratteristiche della Terapia Cognitivo - Comportamentale, della Terapia della Gestalt, della Teoria dell'Attaccamento e delle Relazioni Oggettuali.

Alla base della Schema Therapy vi è il concetto di "schema maladattivo precoce": secondo Young, quando i bisogni emotivi universali di un individuo restano insoddisfatti - bisogno di autonomia, protezione, stabilità, accettazione, cura, senso d'identità, ecc. - si sviluppano "schemi" (cioè strutture mentali) fatti di ricordi, sensazioni, emozioni che sono fonte di sofferenza. Si tratta, quindi, di schemi distorti o che comunque presentano dei problemi nella modulazione delle emozioni, nelle sensazioni, nelle percezioni.

Nella Schema Therapy vengono individuati 18 schemi maladattivi, raggruppati in 5 "domini", ovvero 5 categorie che riguardano bisogni insoddisfatti:

  1. distacco e rifiuto. Comprende gli schemi abbandono/instabilità, inadeguatezza/vergogna, sfiducia/abuso, esclusione sociale/alienazione, deprivazione emotiva;
  2. compromissione dell'autonomia e delle abilità. Comprende gli schemi dipendenza/incompetenza, vulnerabilità, fallimento, sé poco sviluppato;
  3. mancanza di limiti/regole. Comprende gli schemi autocontrollo/autodisciplina insufficienti, pretese/grandiosità;
  4. attenzione rivolta ai bisogni degli altri. Comprende gli schemi ricerca di approvazione/ammirazione, sottomissione, autosacrificio;
  5. ipervigilanza e inibizione. Comprende gli schemi negatività/pessimismo, inibizione emotiva, punizione, standard severi/ipercriticismo.

Gli schemi sorgono nell'infanzia o in adolescenza e vengono elaborati per tutta la vita. Se una particolare situazione richiama un evento del passato doloroso, lo schema maladattivo si attiva e la persona risponde allo stesso in modo disfunzionale, assumendo condotte chiamate "stili di coping". Si tratta in sostanza di risposte all'attivazione dello schema: la persona reagisce in un certo modo per evitare quelle forti emozioni dolorose.
Stili di coping possono essere per esempio la resa, l'evitamento, l'ipercompensazione.
Per capire come funzionano, facciamo un esempio pensando al paziente con schema della dipendenza: può "arrendersi" allo schema accettandolo e comportandosi inconsapevolmente in modo tale da confermarlo (resa); può fuggire da determinate situazioni per far sì che non si attivi lo schema (evitamento), può negare che esista comportandosi come se non dipendesse da niente e da nessuno (ipercompensazione).
Quando la persona assume un determinato stile di coping (es. evitamento), può sembrare che lo schema non abbia più effetto. In realtà l'utilizzo di queste strategie mantengono attivo lo schema e lo rinforzano.

La Schema Therapy aiuta la persona a identificare i propri schemi e a sviluppare la capacità di soddisfare i propri bisogni in modo adattivo, abilità da cui nasce il benessere psicologico.
Per farlo si serve di varie strategie terapeutiche, soprattutto cognitive, comportamentali, emotive, interpersonali.
Le tecniche utilizzate si incentrano in modo particolare sulle emozioni e sulla relazione terapeutica stessa.

Emozioni: il paziente impara a riconoscere, esprimere e modulare ciò che prova. Servendosi dell'immaginazione, rivive l'esperienza negativa dell'infanzia introducendo un elemento positivo, cioè qualcosa che modifica quell'evento facendo sentire il bambino al sicuro e i suoi bisogni finalmente soddisfatti. In questo modo la percezione emotiva di ciò che è accaduto un tempo viene corretta e lo schema maladattivo indebolito.

Relazione terapeutica: il terapeuta cerca di entrare in contatto e di stabilire un dialogo curativo con tutte le parti del paziente, da quella più vulnerabile ("bambino vulnerabile") fino a quelle sane ("adulto sano"). L'obiettivo è quello di rinforzare l'"adulto sano", in moto tale che il paziente stesso diventi capace di prendersi cura delle sue parti più vulnerabili, modificare i suoi comportamenti disfunzionali, soddisfare i suoi bisogni.

La Schema Therapy, quindi, rispetto alla tradizionale Terapia Cognitivo - Comportamentale, attribuisce un'importanza maggiore alla sfera emotiva della persona, alle fasi di sviluppo del disturbo che presenta (partendo proprio dalla sua infanzia), alla relazione terapeutica stessa.

Jeffrey E. Young: Le Opere

Riportiamo di seguito alcune tra le pubblicazioni più rilevanti di Young, tradotte anche in italiano:

  • Young J.E. & Klosko J.S. (1993, 1994), Reinventing your life, New York: Plume Books.
  • Young J.E., Klosko J.S., & Weishaar M. (2003), Schema Therapy: A Practitioner's Guide, Guilford Publications: New York.
  • Young J.E., Klosko J.S., & Weishaar M. (2003), Schema Therapy: Guida per il Terapeuta, Eclipsi
  • Young J.E. & Klosko J.S. (2003), Reinventa la tua vita, Raffaello Cortina Editore
  • Young J.E., Klosko J.S., Weishaar M.E. (2007), Schema Therapy. La terapia cognitivo-comportamentale integrata per i disturbi della personalità, Edizione italiana a cura di A.Carrozza, N.Marsigli e G. Melli. Editore Eclipsi, Firenze

Jeffrey E. Young: I link

  • www.schematherapy.com

Jeffrey E. Young: I video

Un'intervista rilasciata da Jeffrey E. Young per "Psychotherapy Expert Talks", un progetto sponsorizzato dalla SEPI* - la Società per l'esplorazione dell'integrazione della psicoterapia - e dalla Clinica ISPA di Lisbona.
Il progetto riguarda una serie di interviste rivolte a professionisti e ricercatori della psicoterapia pubblicate online.

Jeffrey E. Young: From Cognitive Therapy to Schema Therapy and Beyond

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