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Psicologia e maschilismo: legame tra disturbi mentali e comportamenti sessisti

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Psicologia e maschilismo: legame tra disturbi mentali e comportamenti sessisti
USA. Ricercatori dell'Indiana individuano un legame tra la conformità alle norme maschili e i disturbi mentali

L'articolo "Psicologia e maschilismo: legame tra disturbi mentali e comportamenti sessisti" parla di:

  • CMNI e norme maschili
  • Risultati relativi alla salute mentale
  • Norme collegate al sessismo
Psico-Pratika:
Numero 132 Anno 2016

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A cura di: Redazione - Pubblicato il 05 Dicembre 2016

Psicologia e maschilismo: legame tra disturbi mentali e comportamenti sessisti
USA. Ricercatori dell'Indiana individuano un legame tra la conformità alle norme maschili e i disturbi mentali

Bloomington, Indiana. Tra adozione di norme comportamentali ritenute tipiche della mascolinità e salute mentale degli individui esiste un collegamento. In modo particolare, coloro che adottano atteggiamenti di tipo sessista sembrano essere maggiormente colpiti da disturbi psicologici e si rifiutano con più facilità di cercare un aiuto adeguato.

A mettere in evidenza questi aspetti è uno studio pubblicato il 21 Novembre 2016 sulla rivista dell'American Psychological Association "Journal of Counseling Psychology", realizzato dal Dr. Joel Wong (professore di consulenza psicologica) ed un gruppo di studiosi dell'Indiana University Bloomington.

Obiettivo dei ricercatori è stato quello di indagare la relazione esistente tra il conformarsi degli individui alle norme maschili e gli effetti sulla loro salute mentale. Per farlo hanno utilizzato come metodo di ricerca quello della meta-analisi (analisi di dati provenienti da indagini precedenti) concentrando l'attenzione su due elementi principali: CMNI e risultati relativi alla salute mentale.

Il CMNIConformity to Masculine Norms Inventory – è una scala che misura la conformità alle norme maschili degli individui. All'interno di questa scala si parla nello specifico di 11 regole della mascolinità:

  1. necessità di controllo emotivo;
  2. desiderio di vittoria;
  3. dominanza;
  4. violenza;
  5. autosufficienza;
  6. tendenza a rischiare;
  7. esercizio del potere sulle donne;
  8. promiscuità sessuale (ovvero atteggiamento da playboy);
  9. disprezzo per l'omosessualità;
  10. primato in ambito lavorativo;
  11. grande importanza attribuita al raggiungimento di uno status.

I risultati relativi alla salute mentale analizzati dai ricercatori sono stati prevalentemente 3:

  1. salute mentale positiva (per es. autostima, benessere psicologico, benessere sociale, etc.);
  2. salute mentale negativa (per es. disturbi come la depressione, abuso di sostanze, problemi con la propria immagine corporea, etc.);
  3. ricerca di un aiuto psicologico (per es. di un aiuto professionale).

Sviluppo della ricerca. Come primo passo, un membro del gruppo di ricerca ha identificato tutti gli studi empirici che si sono concentrati su CMNI e sui risultati riguardanti la salute mentale, analizzando articoli e tesi presi da 4 banche dati elettroniche (Google Scholar, PsycInfo, PubMed e MedLine). Dei 173 lavori emersi da questa prima fase, sono stati in seguito presi in considerazione i dati di un set di 78 campioni trovati in 74 studi, ottenendo così informazioni su un totale di 19.453 individui. Nello specifico, i ricercatori hanno preso in esame studi pubblicati tra il 2003 e la fine del 2013. La maggior parte dei soggetti analizzati proveniva dagli USA.

Esiti della ricerca. Dalla meta-analisi è emerso come la conformità alle norme maschili sia associata positivamente con i risultati relativi ad una salute mentale negativa e negativamente con quelli riguardanti una salute mentale positiva e la ricerca di un aiuto psicologico: in altre parole, più gli individui avevano adottato quelle regole, più erano stati riscontrati disturbi mentali e rifiuto di cercare un aiuto adeguato per risolverli.

Un'associazione molto forte con la salute mentale negativa è stata riscontrata soprattutto per 3 norme:

  1. autosufficienza;
  2. promiscuità sessuale;
  3. esercizio del potere sulle donne.

Chi le aveva adottate si era mostrato anche maggiormente restio a cercare un aiuto professionale.

Conclusioni. Dal momento che promiscuità sessuale ed esercizio del potere sulle donne sono strettamente collegate all'assunzione di comportamenti sessisti, per il team dell'Indiana questi risultati mostrano come il sessismo non sia solo una questione di ingiustizia sociale, ma anche qualcosa che provoca conseguenze deleterie per la salute mentale di coloro che fanno proprie tali norme.

I dati ottenuti suggeriscono, inoltre, quanto sia importante utilizzare strategie per migliorare l'aiuto psicologico rivolto a quegli individui che si conformano maggiormente alle norme maschili.

Fonte:
  • Y. Joel Wong, Moon-Ho Ringo Ho, Shu-Yi Wang e I. S. Keino Miller, "Meta-Analyses of the Relationship Between Conformity to Masculine Norms and Mental Health-Related Outcomes", articolo pubblicato su Journal of Counseling Psychology, 21 Novembre 2016
    www.apa.org/pubs/journals/releases/cou-cou0000176.pdf
Commenti: 3
1 Sandra alle ore 12:19 del 06/12/2016

È un argomento molto interessante. Mi ha offerto molti spunti di riflessione

2 Erminia De Paola alle ore 22:42 del 08/12/2016

Sarebbe interessante, nello specifico, tenendo conto dei risultati della ricerca sopra descritta, individuare le categorie professionali in cui i comportamenti definiti "sessisti" provocano seri danni, attraverso comportamenti disfunzionali e, talvolta, patologici, non solo ai soggetti interessati ma anche alle persone coinvolte nell'ambito professionale. Alcune professioni richiedono, e questo è condizionato da processi culturali ed educativi, oltre che di formazione, l'esercizio delle regole di mascolinità (intesa nel senso peggiorativo del termine) che trova riscontro, anche, negli ambienti extraprofessionali (famiglia, amicizie, ecc.). Spesso, in contraddizione con la vera natura della persona, tali aspettative di ruolo diventano fattori di stress negativo con ricadute a livello della salute psicofisica e a livello sociale, in quanto non accettate ed elaborate. Un programma di sostegno psicologico per alcune categorie professionali ed un training educativo sin dalle prime classi scolastiche potrebbe fornire uno spunto di elaborazione critica e di percorso evolutivo che riconosca nella persona anche di sesso maschile caratteristiche, talvolta, considerate prettamente "femminili".

3 Erminia De Paola alle ore 22:44 del 08/12/2016

Mi congratulo per gli articoli che pubblicate. Molto interessanti, di facile lettura ed aggiornati con le ultime ricerche.

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