HT Psicologia
Psicologia per psicologi - Laurea Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche: quale formazione post laurea e test
HT: La Psicologia per Professionisti

Laurea Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche: quale formazione post laurea e test

Gratis
Lascia vuoto questo campo:
Iscriviti alla Newsletter di HT
HT Psicologia Network
Psicologia-Psicoterapia.it
ITAT - Istituto Torinese di Analisi Transazionale e Gestalt
Scuola di specializzazione in Psicoterapia - Torino
ITRI - Istituto di Terapia Relazionale Integrata
Scuola di specializzazione in Psicoterapia - Roma
INPEF - Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare
Master in Criminologia, Criminalistica, Investigazione e Psicologia giuridica - Roma e Online
Istituto Galton - Psicologia e Neuroscienze
Master in Disturbi Specifici dell'Apprendimento - DSA - Online
PsicoCitta.it
Dott.ssa Francesca Boveri
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: Pavia
Dott.ssa Monica Buti
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: Firenze, Signa (FI), Prato e Cecina (LI)
Dott.ssa Stefania Dalla Rosa
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: Brescia
Dott.ssa Chiara Monti
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: Spongano (LE) e Lecce

Laurea Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche: quale formazione post laurea e test

L'articolo "Laurea Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche: quale formazione post laurea e test", parla di:

  • Corsi frequentabili con la laurea triennale in psicologia
  • Ambiti professionali degli iscritti alla sez. B dell'albo
  • Uso dei test e psicodiagnosi
Psico-Pratika:
Numero 117 Anno 2015

Tutti gli articoli
Iscriviti alla newsletter

A domanda HT Risponde: 'Laurea Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche: quale formazione post laurea e test'

A cura di: Redazione
Salve, sono laureata in scienze e tecniche psicologiche, sto per affrontare l'esame di stato per l'iscrizione all'albo B, volevo gentilmente sapere a quali corsi formativi è possibile per me partecipare e quali test poi potrò somministrare
- Domanda pervenuta in redazione il 14 maggio 2015 alle 21:29
Suddividiamo la domanda nei suoi 3 punti principali:
1) Un laureato in scienze e tecniche psicologiche quali corsi può frequentare?
2) Posso poi utilizzare professionalmente la formazione?
3) Quali test potrò somministrare?
1) Un laureato in scienze e tecniche psicologiche quali corsi può frequentare?
La risposta secca alla domanda è "più o meno tutti", ma ragionare in questo modo è fuorviante.

Va fatto un distinguo tra quello che si può "frequentare" (quasi tutto) e quello che si può "esercitare".
Le leggi italiane non pongono limiti all'apprendimento, ma regolano le professioni, ovvero quello che una persona può fare dato un titolo di studio: se posso frequentare un corso in cui mi insegnano una determinata competenza, questo non significa assolutamente che io possa esercitare quella competenza.
Ad esempio esistono corsi di Psicofarmacologia per Psicologi, ma frequentarli non abilita alla somministrazione di nessun farmaco.
2) Posso poi utilizzare professionalmente la formazione?
In genere si, a patto di non sconfinare con l'attività professionale riservata allo Psicologo o allo Psicoterapeuta.
Nello specifico la legge riserva allo Psicologo "l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno".

Cioè, in generale, posso utilizzare professionalmente i corsi che mi insegnano a:
  • realizzare progetti formativi;
  • applicare protocolli per l'orientamento professionale;
  • applicare conoscenze ergonomiche;
  • eseguire progetti di prevenzione;
  • utilizzare test e altri strumenti standardizzati;
  • elaborare dati per la sintesi psicodiagnostica;
  • partecipare all'équipe multidisciplinare nella stesura del bilancio delle disabilità;
  • attuare interventi per la riabilitazione, rieducazione funzionale e integrazione sociale.
Da sottolineare che "applicazione di protocolli" non significa "gestione completa di un caso".
Lo stesso discorso vale, ad esempio, anche per "esecuzione di progetti di prevenzione", "elaborazione di dati per la sintesi psicodiagnostica", ecc.
3) Quali test potrò somministrare?
Già sopra abbiamo iniziato a dare una risposta, ovvero l'utilizzo dei test non è precluso.

Vi sono 2 aspetti importanti da sottolineare.

Non esistono "i test", ma questi vengono suddivisi in diverse tipologie ad accesso differenziato.
La suddivisione principale è quella utilizzata da Giunti OS, prevede una suddivisione in 5 tipologie di accesso, vediamole per sommi capi:
  • Livello C. Psicologi (sez. A), Medici con alcune specializzazioni
  • Livello B2. Triennali (sez. B), Medici con altre specializzazioni
  • Livello B1. Logopedisti, Pedagogisti, alcuni terapisti
  • Livello A2. Insegnanti di sostegno, Medici con altre specializzazioni
  • Livello A1. Insegnanti in servizio
Ovviamente chi ha accesso ad un livello elevato (es. C) può utilizzare tutti quelli più bassi.
Quindi l'iscritto alla sezione B dell'Albo ha libero accesso ad un gran numero di test (B2, B1, A2, A1), tra cui elenchiamo: 16PF-5, Matrici progressive di Raven, CRT, CRS-R, ecc.

Differenza tra "utilizzo" e "diagnosi".
La diagnosi psicologica è attività riservata agli iscritti alla sezione A, eppure gli iscritti alla sezione B possono somministrare ed elaborare i dati riguardanti i test diagnostici, come è possibile?
Rispondiamo a questo apparente paradosso con un esempio: l'infermiere può somministrare una terapia, ma non può prescriverla, può anche misurarci la febbre, ma la diagnosi di influenza la può fare solo il medico.
Nello stesso modo l'iscritto alla sezione B può somministrare un test, elaborare i risultati (ovvero inserire i dati in un computer), ma non può concludere che si tratti di una data patologia.

Concludendo, un laureato in scienze e tecniche psicologiche può iscriversi ad un corso di psicodiagnostica, in maniera tale da acquisire maggiori competenze sulla somministrazione e sulla elaborazione di alcuni particolari test.
In questo modo acquisirà anche una maggiore visione d'insieme, essendo maggiormente consapevole di tutte le diverse implicazioni del caso, ma sostanzialmente potrà utilizzare queste competenze solo nel caso in cui sia uno Psicologo ad affidargli il compito, e non è detto che accada spesso.

Riferimenti Normativi:
  • Legge 11 Luglio 2003, n. 170: "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 maggio 2003, n. 105, recante disposizioni urgenti per le università e gli enti di ricerca nonché in materia di abilitazione all'esercizio di attività professionali".
    www.parlamento.it/parlam/leggi/03170l.htm
  • La Costituzione: Parte I, Titolo II, articolo 33.
  • Legge 18 febbraio 1989, n. 56: "Ordinamento della professione di Psicologo".
  • Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Politiche Europee: "Elenco delle professioni regolamentate"
    www.politicheeuropee.it/attivita/60/elenco-professioni-regolamentate
Commenti: 1
1 Rosa Proietti Mattia alle ore 18:29 del 29/10/2016

ma in maniera esplicita,dove si può trovare lavoro con questa qualifica "dottore in scienze psicologiche iscritto albo b"?

Cosa ne pensi? Lascia un commento
Nome:
Mail (La mail non viene pubblicata):
Testo:



HT Psicologia - Laurea Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche: quale formazione post laurea e test

Centro HT
HT Collaboratori