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Libero pensiero: Insegnante

Scritto da: Lucia alle ore 17:39 del 08/05/2015

Salve mi chiamo Lucia, avrei tanti pensieri da elencare ma sarebbero imcomprensibili per molti.

Si riduce a parlare dietro una tastiera, io purtroppo vivo a Milano, c'è tutto è vero materialmente, ma manca l'essenziale "Le relazioni Umane".
Qui tutto è normalità, per me è cos'i' vergognoso. Questa città mi ha dato solo delusioni, per me che sono molto sensibile non è la città ideale, infatti penso che mi licenzierò e andrò via.

La solitudine subita ti logora l'anima ma tanto nessuno se ne accorge perchè sei un numero!

Vi saluto cordialmente.

Commenti: 5
1 Rossella alle ore 15:14 del 03/06/2015

Ciao Lucia,

la sensazione di solitudine è comune a molte, tante, forse a tutte le persone. Nell'ambiente lavorativo, come nella vita, siamo spesso soli con i nostri pensieri e con le nostre emozioni perché si innalza sempre più la barriera naturale e fisica che ci separa dagli altri. Siamo esseri unici e fisicamente delimitati e, in quanto tali, sempre più spesso ci risulta complesso instaurare un rapporto reale, relazionale e profondo con gli altri.

Siamo così impegnati a fare che a volte dimentichiamo di essere e non ci guardiamo bene intorno per incontrare lo sguardo di chi ci cammina accanto.

Immagino che Milano, essendo una città tanto grande e frenetica, possa limitare ancor più la possibilità di aprirsi liberamente, anche se la cosa sembra quasi paradossale.

Posso consigliarti di non abbatterti, non arrenderti e tentare, tentare ancora e far emergere la tua unicità rendendola visibile, cercando un tuo spazio da condividere con gli altri.

2 Gianni alle ore 10:32 del 12/06/2015

Siamo soli quando ci costruiamo una corazza che ci isola dal mondo anche se necessaria per proteggerci. Ognuno di noi deve rompere questo guscio e amare ciò che ci circonda anche quando sentiamo dolore, fatica o altro che giudichiamo negativo. Amare colui che non mi sente, non mi ascolta, non risponde a miei progetti personali me lo avvicina, non sono più solo anche se non risponde a miei progetti, miei ideali, miei giudizi. Se mi sento solo purtroppo la causa sono solo io che non mi pongo davanti all'altro con tutte le mie debolezze e i miei limiti amandolo senza condizioni o condizionamenti

3 lucia alle ore 12:02 del 13/06/2015

Penso che non ci siano giustificazione di nessun tipo per l'indifferenza! Sono frasi e pensieri costruiti per nascondere un forte egoismo. La persona è molto più importante del lavoro.Ricordiamoci che quando una persona arriva ad un gesto estremo non è "Pazzo" come tutti intuiscono anzi ha riflettuto abbastanza e il mondo che lo circonda non vuole riconoscere le sue esigenze. Ma dietro un gesto del genere tutta "LA SOCIETà" ne è colpevole.Piango

4 gianni alle ore 16:39 del 13/06/2015

La mia sensazione è che troppo superficialmente diamo la colpa a terzi dei problemi che derivano da nostri progetti non realizzati. Sono sempre gli altri che devono accorgersi di noi, ma proviamo a chiederci cosa ci separa dagli altri. Quante volte ci sentiamo non osservati perché riteniamo di non essere all'altezza della situazione o per motivi fisici o per motivi estetici o anche per motivi economici. Se mi prendono in giro perché sono grasso e brutto io capisco che non posso essere accettato perché anch'io riconosco che il mio progetto di presenza fisica coincide con quello degli altri: spesso perché mi adeguo alle idee comuni spesso perché anche io sono convinto di ciò. La vita è un percorso nel quale l'obiettivo è la ricerca della verità assoluta che il limite dell'uomo non permetterà mai di raggiungerla, ma se diventa la speranza con la quale affrontiamo tutti i giorni le difficoltà quotidiane allora ecco che gli altri non sono dei giudici della nostra vita, ma solo degli oggetti con i quali cercare la verità e spesso ci troveremo a ringraziare che esistano se riconosciamo che grazie a loro abbiamo messo un tassello nuovo alla nostra ricerca.

5 Marco alle ore 21:53 del 20/06/2015

Cara Lucia, purtroppo ogni individuo si sente solo, anche io. Penso che le persone e la società in cui viviamo sia alimentata dall'egoismo e dalla cattiveria, quindi credo che sia meglio avere vicino poche persone, ma che ci vogliano bene veramente. Si soffermi sulle persone che sente più vere e cerchi di crearci un legame; gli altri, quelli falsi e crudeli perderli è meglio che trovali. 

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- Depressione
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