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Droga e tossicodipendenza: presentato il rapporto europeo 2017

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Droga e tossicodipendenza: presentato il rapporto europeo 2017
Bruxelles. Pubblicato l'annuale rapporto su diffusione e consumo di droga e interventi adottati nei vari Stati europei

L'articolo "Droga e tossicodipendenza: presentato il rapporto europeo 2017" parla di:
  • Il rapporto dell'OEDT
  • La situazione in Europa
  • La situazione in Italia
Psico-Pratika:
Numero 138 Anno 2017

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A cura di: Redazione - Pubblicato il 03 Luglio 2017

Droga e tossicodipendenza: presentato il rapporto europeo 2017
Bruxelles. Pubblicato l'annuale rapporto su diffusione e consumo di droga e interventi adottati nei vari Stati europei

Bruxelles. È stata presentata lo scorso 6 Giugno 2017 la "Relazione europea sulla droga 2017: tendenze e sviluppi", documento che ha come obiettivo principale quello di riportare informazioni riguardanti diffusione e consumo delle droghe in Europa.

Il rapporto è fornito annualmente dall'OEDT, l'Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (conosciuto anche con la sigla EMCDDA, European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction), un'agenzia decentrata dell'Unione Europea – con sede a Lisbona – che da oltre 20 anni si preoccupa di raccogliere, analizzare e diffondere informazioni circa droghe e tossicodipendenza, conseguenze del loro utilizzo, interventi adottati dai vari Stati.

Il rapporto 2017 - pubblicato sul sito ufficiale dell'agenzia - riporta dati riguardanti soprattutto il 2015 (o comunque l'anno più recente per il quale sono disponibili). La relazione fa riferimento alla situazione europea in generale, ma è accompagnata da ulteriori 30 documenti che si concentrano sui singoli Stati. Uno di questi documenti è interamente dedicato all'Italia.

Droga e tossicodipendenza: la situazione in Europa

Stando ai dati raccolti, oltre 93 milioni di europei di età compresa tra 15 e 64 anni hanno provato sostanze illecite. Il consumo di droga sembra essere maggiormente diffuso tra i maschi (56,8 milioni) rispetto alle femmine (36,8 milioni).
La sostanza più utilizzata in Europa è la cannabis, seguita da cocaina, MDMA, anfetamine.
Negli ultimi 12 mesi hanno fatto uso di droghe 18,7 milioni di giovani adulti tra i 15 e i 34 anni.

Cannabis. In Europa 87,7 milioni di adulti tra i 15 ed i 64 anni ne ha fatto uso nella propria vita. Tra costoro, 17,1 milione di ragazzi tra i 15 ed i 34 anni l'hanno utilizzata negli ultimi 12 mesi. Il Paese europeo in cui questi giovani hanno utilizzato cannabis maggiormente nell'ultimo anno è la Francia, dove è stata registrata una percentuale pari al 22,1% dei giovani. Subito dopo c'è l'Italia, dove a consumare cannabis sono stati il 19% dei giovani.

Dai dati raccolti è emerso come circa l'1% degli adulti in Europa sia consumatore quotidiano (o quasi quotidiano) di cannabis, ovvero ne fa uso per 20 giorni ed oltre al mese. Il 30% di queste persone ha un'età compresa tra 35 e 64 anni e sono prevalentemente uomini.

Il numero di individui sottoposti a trattamenti per uso della cannabis è salito da 43.000 nel 2006 a 76.000 nel 2015.

Confrontando i dati riguardanti gli studenti europei con quelli americani è emerso come nel vecchio continente il consumo di cannabis sia inferiore rispetto a quanto accade oltreoceano: l'8% di studenti europei contro il 15% di studenti americani. Il tabacco, invece, è maggiormente diffuso in Europa: 23% di studenti contro il 6% registrato in America.

Sostanze stimolanti. Tra le più diffuse in Europa ci sono nell'ordine cocaina, MDMA (chiamata "ecstasy" quando fornita in forma di compresse) e anfetamine (anfetamine e metanfetamine).

La più utilizzata è la cocaina: 17,5 milioni di persone tra i 15 ed i 64 anni ne ha fatto uso nella propria vita. Tra costoro, circa 2,3 milioni di giovani adulti di età compresa tra 15 e 34 anni l'hanno utilizzata negli ultimi 12 mesi.
Il consumo di cocaina è maggiore soprattutto in Europa occidentale e meridionale, mentre al nord e nell'Europa orientale vengono assunte prevalentemente anfetamine.
I dati raccolti grazie al monitoraggio delle acque reflue (le acque di scarico) anche nelle singole città, i sequestri, ecc. fanno pensare che in alcune zone dell'Europa sia in corso un aumento della cocaina: tra il 2015 ed il 2016, infatti, tra le 33 città per le quali sono stati raccolti dati, 22 hanno mostrato un aumento di residui nelle proprie acque reflue, 4 una diminuzione e 7 una situazione stabile.
Il Paese nel quale è stata maggiormente utilizzata nell'ultimo anno dai giovani è il Regno Unito (4%), mentre l'Italia si è collocata a livello europeo all'ottavo posto (1,8%).

L'MDMA è in linea generale sempre più diffusa, soprattutto nei Paesi Bassi.

Oppiacei e nuove sostante psicoattive. L'eroina è ancora la sostanza oppiacea più diffusa in Europa, ma si abusa parecchio anche di droghe sintetiche, come metadone, bupremorfina e fentanili.
Le sostanze sintetiche sono considerate una minaccia crescente per la salute, dal momento che sono capaci di imitare gli effetti di eroina e morfina e possono essere molto tossiche anche per chi non ne fa uso direttamente.
Tra il 2009 ed il 2016 in Europa sono stati rivelati 25 nuovi oppiacei sintetici, 18 dei quali erano fentanili, sostanze 10 volte più forti dell'eroina e che provocano intossicazioni anche per chi ne entra in contatto accidentalmente (per esempio chi lavora in un pronto soccorso o funzionari di polizia).

Grazie all'EWS – il Sistema di Allerta Precoce dell'Ue – nel 2016 sono state rilevate 66 nuove sostanze psicoattive, con una media di più di una a settimana. Le sostanze psicoattive comprendono un vasto numero di elementi, tra cui catinoni, cannabinoidi, oppioidi, benzodiapezine. Rispetto al passato, queste sostanze stanno entrando nel mercato con un ritmo più lento: nel 2015, per esempio, ne erano state trovate in tutto 98.

Decessi per overdose. Secondo il rapporto, per il terzo anno consecutivo il numero di decessi in Europa provocato dalla droga è aumentato. Nel 2014 si parlava di 7.950 morti, mentre per il 2015 ne sono state stimate 8.441, con un incremento pari al 6%.
I decessi sono avvenuti soprattutto nel Regno Unito e in Germania, ma aumenti ci sono stati anche in Spagna, Lituania, Paesi Bassi.
Tra il 2007 e il 2015 il numero di decessi è aumentato soprattutto tra i consumatori più grandi di età e diminuito, invece, per quelli più giovani.
I più vulnerabili sono stati coloro che usano oppiacei. In Paesi come Francia, Irlanda, Danimarca e Croazia il numero di morti provocate dal metadone ha superato quelle dovute a eroina.

Interventi. Per evitare i casi di overdose in vari Stati europei si sta intervenendo seguendo prevalentemente due vie: la creazione di "stanze del consumo controllato" e la fornitura di "naloxone", sostanza utilizzata come antidoto in caso di overdose.
In Italia si adotta prevalentemente proprio quest'ultima soluzione.

Droga e tossicodipendenza: la situazione in Italia

Possesso e fornitura. In base ai dati raccolti attraverso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, in Italia la maggior parte dei reati commessi nel campo della droga nel 2015 hanno riguardato utilizzo, acquisto e possesso di sostanze per uso personale: su un totale di 61.145, il 55% dei reati riguardava utilizzo e possesso, mentre il 45% la fornitura.
Più della metà dei trasgressori hanno commesso reati riguardanti la cannabis, seguiti da quelli relativi a cocaina ed eroina.

Cannabis, cocaina e stimolanti sintetici. Nel nostro Paese prevale il consumo di cannabis, seguito da quello di cocaina.
La maggior parte delle sostanze viene consumata soprattutto da giovani adulti di età compresa tra 15 e 34 anni, ma nell'ultimo anno gli adulti della fascia 25-35 hanno invece preferito il consumo di cocaina.

I livelli di MDMA/ecstasy sono rimasti bassi e relativamente stabili nel periodo compreso tra 2011 e 2016.

Consumo tra studenti italiani. Attraverso l'ESPAD - European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs, un progetto d'indagine europeo - è stato monitorato l'utilizzo di droga tra studenti di età compresa tra 15 e 16 anni.
Nel 2015 i ragazzi hanno fatto uso soprattutto di cannabis, con una media superiore a quella registrata in altri Paesi, mentre l'utilizzo di altre sostanze è rimasto pressoché identico.

Eroina. Il consumo di sostanze ad altro rischio in Italia è legato ancora all'eroina: nel 2015 il numero di consumatori è stato di 205.200.
Sempre nel 2015 l'eroina è stata anche la sostanza piè segnalata per quanti entravano in terapia per la prima volta, seguita da cocaina e infine cannabis.

Droga e salute. Tra il 2010 e il 2014 in Italia sono stati segnalati in tutto 886 casi di infezione da HIV tra coloro che son soliti assumere droga tramite iniezioni.
Il numero di chi è risultato positivo al virus è medio rispetto ad altri paesi europei.
Un'altra infezione diffusa tra queste persone è stata l'Epatite C.

Nel 2015 trattamenti di emergenza dovuti a intossicazione non fatale provocata da nuove sostanze psicoattive sono stati richiesti per un totale di 1.075 persone.

Sempre nel 2015 il registro specializzato (utilizzato da forze di polizia e prefetture) ha riportato un calo nel numero dei morti dovute a droga nel nostro Paese. Nella maggior parte dei casi dalle analisi tossicologiche sono stati individuati oppioidi (soprattutto eroina) assunti da soli o insieme ad altre sostanze psicoattive.

Tra gli adulti di età compresa tra 15 e 64 anni la mortalità provocata da farmaci è di 7.8 decessi per milione. Questo tasso è più basso della media europea, che recentemente è ferma a 20,3 decessi per milione.

Prevenzione e riduzione del danno. In Italia attività di prevenzione vengono svolte di solito nelle scuole, dove vengono fornite informazioni e sensibilizzati i giovani. A volte vengono coinvolti in queste attività anche forze esterne di sicurezza, sanitarie, ecc.

Nel nostro Stato esistono anche programmi e progetti di riduzione dei danni a livello locale, gestiti da organizzazioni sociali e sanitarie pubbliche e private, nonché progetti finanziati dal fondo nazionale per la droga. In alcune zone, inoltre, viene reso disponibile il naloxone.

Trattamenti. Il trattamento farmacologico in Italia è coordinato di solito dai capi dei dipartimenti locali della droga e dei servizi di droga.
Tutti gli interventi, sia quelli erogati da servizi pubblici che quelli dei servizi privati, comprendono anche interventi di servizio sociale e psicoterapia, disintossicazione in ambienti residenziali, formazione professionale in ambienti semi-residenziali.

Nel 2015 in Italia sono state curate per tossicodipendenza 147.353 persone: 1/3 di esse ha ricevuto trattamenti quello stesso anno, mentre le altre erano in cura già da tempo.

Fonte:
  • European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA), "European Drug Report 2017", articolo pubblicato su www.emcdda.europa.eu, Giugno 2016
    www.emcdda.europa.eu/edr2017
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