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![]() CNOP: obiettivi dell'Ordine Nazionale degli Psicologi per i prossimi 4 anni
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Disagio | Percentuale |
Per ansia e depressione | 37,50% |
Per problemi familiari | 23% |
Per problemi di coppia | 20% |
Per patologie fisiche | 20% |
Figli minorenni | 18% |
In gravidanza o post parto | 12,5% |
Per violenza nella coppia | 12% |
Esistono, inoltre, numerosi ambiti e contesti per i quali risulta necessaria una competenza psicologica: pensiamo, per esempio, ai settori che si occupano di promozione e tutela dei diritti, al mondo del lavoro, della scuola, dello sport, della giustizia, alla definizione di nuove politiche ed interventi pubblici, ecc.
Alla luce di tali premesse - si afferma nel documento - risulta chiaro come sia necessario per la nostra società riconsiderare il ruolo centrale dei bisogni psicologici nella vita delle persone e far sì che la nostra epoca promuova il diritto al rispetto di questi bisogni.
Dopo le premesse, il documento analizza nello specifico gli obiettivi prefissati per il 2020-2024, puntando l'attenzione su 4 argomenti:
Ordini (e Comunità professionale in generale) devono impegnarsi a sensibilizzare tutti quei soggetti che, dal punto di vista normativo
ed organizzativo, possono fare in modo che i cittadini possano usufruire maggiormente di competenze psicologiche nel settore pubblico.
A tal fine, il CNOP suggerisce di riprendere, aggiornare e/o dar vita a tutte quelle azioni che possono far raggiungere obiettivi importanti come:
Per raggiungere questi obiettivi è necessaria una forte sinergia tra CNOP e Consigli Territoriali. È inoltre importante una collaborazione con il sindacato, affinché il lavoro dello Psicologo venga retribuito sempre in modo dignitoso, nel rispetto del principio dell'equo compenso.
Come anticipato, la "Legge Lorenzin" ha fatto sì che la professione psicologica venga considerata professione sanitaria, in
quanto coinvolta nella tutela della salute.
Con "tutela della salute" non ci si riferisce solo a malattie fisiche o disturbi psichici in senso stretto: l'Organizzazione Mondiale della
Sanità, infatti, nel 2011 ha definito la salute come «la capacità di adattamento e di auto gestirsi di fronte alle
sfide sociali, fisiche ed emotive». Ogni azione che persegue questi obiettivi, quindi, deve essere considerata azione di tutela
della salute. Di conseguenza, tutti gli aspetti psicologici presenti in qualunque ambito devono essere assegnati alla professione dello psicologo
e tutte le attività riconducibili a questi temi devono essere considerate di pertinenza esclusiva dello psicologo. Su questi principi
devono quindi basarsi anche le azioni di tutela della professione e di lotta contro l'abusivismo.
Uno degli obiettivi che intende perseguire il CNOP nel periodo 2020-2024 è dunque quello di promuovere un'immagine dello Psicologo
come di un professionista che si muove su più fronti.
Questa immagine ben si adatta a quello che già pensa attualmente la popolazione: stando ad alcune ricerche, infatti, la maggior parte
degli italiani ritiene importante la presenza dello Psicologo nei principali servizi della comunità, come Ospedali, scuole, luoghi di
lavoro, ecc.
Fonte: "Il ruolo degli Psicologi", ricerca del CNOP, 2018
Dove dovrebbe essere lo Psicologo | |
Ospedali e servizi sanitari | 91% |
Servizi sociali | 89% |
Scuola | 87% |
Medico di famiglia | 73% |
Luoghi di lavoro | 59% |
Nei Comuni | 59% |
Inoltre, 8 italiani su 10 vedono lo psicologo come un importante strumento per la promozione del benessere e una figura che può aiutare le persone a vivere meglio.
Il nuovo ruolo assunto dallo psicologo fa sì che vi siano conseguenze anche per quanto riguarda il settore della formazione universitaria e della formazione continua.
Per quanto riguarda la formazione universitaria, il CNOP persegue vari obiettivi:
I percorsi formativi pre e post laurea dovranno essere in generale più adeguati e performanti e dovranno essere coinvolte maggiormente le Scuole di Psicoterapia, le cui caratteristiche saranno uniformate e qualificate su tutto il territorio nazionale. Anche tirocinio ed Esame di Stato dovranno essere definiti e organizzati in modo uniforme in tutta Italia.
Per quanto riguarda l'obbligo di formazione continua, è necessario trovare un modo per applicare il sistema formativo
delle professioni sanitarie alle caratteristiche principali della figura dello Psicologo. L'Ordine presenterà, quindi, proposte il cui
obiettivo sarà quello di adeguare e rendere più flessibile il sistema tenendo conto delle esigenze specifiche della professione.
Gli Ordini territoriali potrebbero in questo caso diventare diretti gestori della formazione stessa.
Verrà comunque garantita una percentuale di formazione gratuita per gli iscritti all'Ordine, dando la priorità ai liberi professionisti.
Al fine di ridurre i costi, ci si servirà anche di alcuni strumenti, come per esempio di una piattaforma per la formazione a distanza.
L'Ordine si impegna a far sì che all'interno della Comunità professionale ci sia sempre un clima di rispetto reciproco, un
confronto sereno e costruttivo, una gestione positiva di eventuali conflitti. Per questo si farà promotore di una Carta dei valori
che sarà alla base delle attività. Sarà anche riletto - ed eventualmente revisionato - il Codice Deontologico, in modo
da assicurarsi che sia adatto al nuovo ruolo della professione.
L'Ordine si impegna anche a dar vita ad azioni contro la violenza basata su discriminazioni di vario tipo (religione, etnia, nazionalità,
sesso, estrazione sociale, ecc.) e a promuovere la tutela psicologica delle persone coinvolte, garantendo loro un'assistenza adeguata.
Il documento programmatico analizza poi la crescita della Comunità professionale.
Tra tutte le professioni - dichiara - quella dello psicologo ha assistito nel corso del tempo ad un'importante crescita: stando ad alcuni dati
raccolti dall'Enpap ("Demografia, redditi e trend degli Psicologi Italiani", 2019) in 20 anni l'andamento del volume d'affari della
psicologia in Italia è aumentato: si è passati da 156 milioni di euro nel 1997 a quasi un miliardo nel 2017.
Tuttavia a livello individuale la situazione per i professionisti non è delle migliori: il reddito netto medio annuo, infatti, nel 2017
è stato pari a 13.767.000 euro, oscillando tra i quasi 19.000 guadagnati dai professionisti di età compresa tra 60 e 65 anni ed
i neanche 6.000 di coloro che hanno meno di 30 anni. Recenti dati dell'Enpap relativi al 2018 mostrano come al momento il reddito medio di
questi ultimi sia salito a 14.300 euro, ma il quadro generale continua ancora a non essere dei migliori.
Questa situazione denuncia la difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, dovuta - secondo il CNOP - al fatto che in Italia il numero
di professionisti è molto elevato: si parla, infatti, di 1 psicologo ogni 535 abitanti.
La seguente tabella - pubblicata dal CNOP e basata su un confronto tra dati aggiornati al 2014 - mostra la differenza in termini di numero di
psicologi per 100.000 abitanti tra Italia, altri Stati Europei e USA:
Confronto internazionale numero di Psicologi per 100.000 abitanti.
Fonti: Mutual evaluation of regulated professions. Overview of the regulatory framework in the health sevices sector-psychologists and related
professions, EU Commission, 2015.
Per i dati USA: American Psychological Association, 2014
Paese | N. psicologi per 100.000 abitanti | N. psicologi totale |
Italia | 156 | 93.151 |
Spagna | 133 | 62.125 |
Austria | 119 | 10.089 |
Germania | 109 | 88.000 |
Svezia | 105 | 10.000 |
Paesi Bassi | 94 | 15.785 |
Francia | 84 | 55.027 |
USA | 33,9 | 106.000 |
Regno Unito | 32 | 20.158 |
L'Ordine degli Psicologi ha avuto un notevole incremento nel numero degli iscritti negli ultimi anni: dai 35.000 del 2000 si è passati agli oltre 113.000 attuali. In base a questo trend è stato calcolato che nel 2024 l'offerta sarà 4 volte superiore a quella del 2000.
La Comunità professionale deve quindi interrogarsi seriamente su ciò che questa situazione comporta sia per la professione in generale che per le singole persone che intendono intraprenderla e deve porsi il problema di fornire sostegno alle situazioni più svantaggiate. Per questo è necessaria una maggiore collaborazione con la Cassa di Previdenza: l'Enpap, infatti, ha tra i suoi principali compiti quello di promuovere e sostenere il reddito dei professionisti e, grazie a normative recenti (come il DL 76/20134), può anche destinare alcune risorse alle attività di assistenza e welfare per i suoi iscritti e a quelle per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
Nell'ultima parte del documento si parla di adeguamento e rafforzamento della struttura organizzativa, logistica ed amministrativa del
Consiglio Nazionale nel prossimo futuro.
Sarà dunque necessaria una revisione dei regolamenti interni, che riguarderà anche le sedi territoriali.
Tra realtà nazionale e livelli territoriali deve esserci la massima collaborazione, soprattutto in campi come i processi gestionali, informativi e amministrativi dell'Albo, le attività formative, l'organizzazione di eventi importanti come la Giornata Nazionale della Psicologia, l'acquisto di prodotti e servizi, la promozione e condivisione di dati, il rispetto delle norme su trasparenza e buona gestione.
Tra gli altri obiettivi che si intende perseguire nel periodo 2020-2024 rientrano poi il supporto agli Ordini meno numerosi, l'adozione di una politica sulla parità di genere efficace; il potenziamento di strumenti utili per produzione e diffusione di dati riguardanti ricerche scientifiche, iniziative politiche, legislative e normative, situazione della professione e la valorizzazione del ruolo che potrebbe avere in questo un Centro Studi; la tutela del cittadino davanti a prestazioni e interventi psicologici a distanza, che deve essere garantita attraverso l'applicazione di linee guida, attività di formazione e controllo ed anche forme di riconoscimento per gli psicologi.
L'Ordine deve tutelare il cittadino nel campo della salute sia attraverso la verifica dei requisiti che riguardano l'esercizio della professione, sia dando vita a qualunque azione risulti necessaria per contrastare l'abusivismo. Devono quindi essere adottate tutte quelle iniziative utili per impedire l'utilizzo improprio della Legge 4/2013 dedicata alle professioni non organizzate5, utilizzo che può portare alla creazione di figure che svolgono attività riservate allo psicologo.
Come psicologa, condivido e approvo tutte le considerazioni e le linee programmatiche qui esposte , solo mi chiedo con quale budget si prevede di lavorare per inserire la figura dello psicologo nei vari ambiti , dall'ospedaliero,( in cui la figura dello psicologo è stata quella che maggiormente ha sofferto e subito tagli important)i, al contesto scolastico ( che sappiamo in crisi pr la costante mancanza di fondi) ecc ecc..
Non vorrei , come tante volte è successo, che partissero quelle sperimentazioni (destinate per la maggior parte al fallimento), con nessun invetimento economico....
Buon lavoro
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