HT Psicologia
Psicologia per psicologi - Psicologia e Famiglia: il percorso di mediazione familiare
HT: La Psicologia per Professionisti

Psicologia e Famiglia: il percorso di mediazione familiare

Gratis
Lascia vuoto questo campo:
Iscriviti alla Newsletter di HT
HT Psicologia Network
Psicologia-Psicoterapia.it
Centro CoMeTe - Istituto di Terapia Familiare
Corso Online in Consulenza Tecnica e Perizia Psicogiuridica - Online
ASPIC Psicologia Veneto
Corso di Counseling Psicologico e Tecniche di Coaching - Padova
IFRA - Istituto per la Formazione e la Ricerca Applicata
Corso sulla Primissima Infanzia - Bologna
ARIRI - Associazione Ricerche-Interventi sui Rapporti Interpersonali
Corso: 'Psicoanalisi e clinica della sessualità' - Bari
PsicoCitta.it
Dott.ssa Giuseppina Cantarelli
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: Parma
Dott.ssa Caterina Di Dato
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: Gorizia
Dott.ssa Eleonora Cocchini
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: San Miniato (PI), Montelupo Fiorentino (FI) e Signa (FI)
Dott. Alessandro Sartori
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: Gorizia

Psicologia e Famiglia: il percorso di mediazione familiare
Pensare e organizzare la separazione: la stesura del menù

L'articolo "Psicologia e Famiglia: il percorso di mediazione familiare" parla di:

  • Stesura del menù
  • Gestione degli argomenti da affrontare
  • Esempio di accordo
Psico-Pratika:
Numero 127 Anno 2016

Tutti gli articoli
Iscriviti alla newsletter

Articolo: 'Psicologia e Famiglia: il percorso di mediazione familiare
Pensare e organizzare la separazione: la stesura del menù'

A cura di: Francesca Emili Autore HT
    INDICE: Psicologia e Famiglia: il percorso di mediazione familiare
  • Introduzione
  • La stesura del menù
  • La gestione di ogni punto del menù
  • Alcune considerazioni
  • L'accordo di mediazione
  • Bibliografia
  • Altre letture su HT
Introduzione

Il percorso di mediazione familiare permette ad una coppia che ha deciso di separarsi di discutere ogni aspetto organizzativo e non della nuova vita che dovrà affrontare, tenendo sempre bene in mente, con l'aiuto del mediatore, l'interesse dei figli.
Dopo aver ricevuto nel primo colloquio le informazioni necessarie, aver indagato le aspettative, stanti le premesse per un produttivo percorso di mediazione, si inizia la mediazione vera e propria, attraverso la stesura del menù.

La stesura del menù
Psicologia e Famiglia: il percorso di mediazione familiare

Chiedere alla coppia di pensare a quali possono essere gli argomenti da affrontare (il Menù) è anche un modo per valutare la loro capacità di collaborazione, l'intensità del conflitto e la capacità di affrontare e risolvere problemi.
Ma è anche il primo compito che andremo a svolgere insieme a loro per impostare il nostro lavoro.
Gli argomenti da trattare in una situazione di separazione vanno da temi più prettamente organizzativi a temi più legati a principi e stili educativi.
Ogni coppia può scegliere se affrontare tutto o se concentrarsi su alcuni aspetti (perché gli altri sono scontati o già risolti), se discutere anche degli aspetti economici o lasciare questo tema spinoso agli avvocati.

Personalmente affronto anche il tema economico, ma non posso negare che, qualora questo sia stato già definito dagli avvocati o si voglia affrontare con loro, è un problema in meno all'interno del nostro percorso.
Spesso il tema degli accordi economici condiziona, però, anche la tenuta degli altri accordi e, per la mia esperienza, affrontarlo all'interno del percorso di mediazione ed arrivare ad accordi condivisi è un elemento predittivo per la buona tenuta degli accordi nel lungo periodo.

I temi da affrontare e da elencare all'interno del Menù sono:

  • Accordi riguardanti i compiti genitoriali
    • comunicazione ai figli della decisione di separarsi
    • affidamento
    • uscita di casa
    • visita al genitore non affidatario
    • week-end
    • baby sitter
    • ferie
    • festività nazionali
    • ricorrenze speciali
    • gestione dei rapporti con altri partners
  • Accordi relativi al mantenimento dei figli
    • assegno mensile
    • spese straordinarie
    • cessazione del mantenimento
  • Accordo relativo alla divisione dei beni
    • casa coniugale
    • autovetture
    • beni personali
  • Trascrizione legale dell'accordo
La gestione di ogni punto del menù

Nell'affrontare ogni punto del Menù, andiamo a definire nei particolari tutti gli aspetti della separazione.
Ogni incontro terrà conto della posizione di entrambi ed avrà come obiettivo quello di arrivare ad un accordo condiviso dove non c'è una persona che vince e una che perde, ma entrambi i genitori hanno preso una decisione pensando al bene dei figli.
Ci saranno temi e argomenti più semplici, dove è quasi assente il conflitto, ed altri più ostici dove questioni di principio, educative, culturali e famigliari, nonché vecchi risentimenti o conflitti non risolti, faranno penare il mediatore per arrivare ad accordi condivisi.
In genere si consiglia, dopo aver affrontato il tema della comunicazione ai figli e dei tempi di uscita di casa, di affrontare i temi dal più facile al più difficile (facendo fare alla coppia la graduatoria), in modo da prendere fiducia nelle proprie capacità di problem solving e di collaborazione ed essere poi in grado di affrontare meglio argomenti più difficili.

Per "comunicazione ai figli" intendiamo cosa dire ai figli per comunicare loro la decisione di separarsi.
La frase, ossia come e cosa verrà detto ai figli, sarà la sintesi di quello che vorrebbe dire la madre e quello che vorrebbe dire il padre. Dovrà contenere il concetto che i figli non hanno responsabilità in questa decisione, non possono fare niente per cambiarla, che i genitori si separano come marito e moglie ma restano sempre mamma e papà e che la gestione del futuro sarà fatta al meglio per loro.

Secondo me in questo momento è importante avere già in mente un calendario di massima che possa essere comunicato ai figli per rassicurali sull'andamento delle prossime giornate e sulle visite del genitore non collocatario.

La comunicazione andrà fatta dai due genitori contemporaneamente, in un momento tranquillo e in un luogo neutro, non legato ad emozioni particolari (ad esempio non andrebbe comunicato durante i pasti o la messa a letto o in una pizzeria in modo che i figli non possano legare le emozioni provate durante questa comunicazione a un momento particolare della giornata o ad un posto in particolare).
Ovviamente i genitori devono dire, anche se non è del tutto vero, che hanno preso questa decisione insieme e non attribuire ad uno dei due la responsabilità o la "colpa" di tale decisione.

Anche l'uscita di casa di uno dei due genitori va comunicata con qualche giorno di anticipo e organizzata in modo che i figli non debbano assistere a traslochi o all'uscita del genitore con la valigia. È preferibile che si cominci a portare via un po' di cose alcuni giorni prima e che i figli conoscano la nuova casa del padre, magari abbiano anche partecipato ad arredare la loro stanza o siano andati con il papà in cerca delle cose necessarie.
È importante che i bambini sappiano che "quel giorno" quando torneranno a casa il padre sarà andato via ma che non lo vedano uscire con la valigia.

Rispetto all'affidamento dei figli ormai è fortunatamente scontato che l'affidamento sia congiunto (con pari divisione di diritti e doveri), salvo casi particolari, e che la collocazione dei figli sia presso uno dei due genitori (in genere la madre).
C'è spesso la necessità di chiarire alla coppia genitoriale la differenza tra affidamento e collocazione, ovvero la uguale ripartizione dei diritti e doveri come genitori e la "responsabilità" della gestione e organizzazione del quotidiano (accudimento, scuola, compiti, attività extrascolastiche, ecc.).
Con l'affidamento condiviso i genitori hanno gli stessi diritti e doveri, prendono insieme le decisioni importanti (riguardo ai temi elencati nel menù), mentre se il figlio è collocato a casa della madre la gestione quotidiana della giornata spetta a lei (così come al padre quando i figli sono collocati dal padre per il fine settimana o le vacanze ecc.).

L'organizzazione delle visite al genitore non collocatario deve tener conto degli impegni lavorativi dei genitori e delle attività dei figli (è inutile concordare una divisione del tempo che poi non è fattibile attuare).
Inoltre il tempo che i figli trascorrono con i genitori non deve essere inteso come diviso perfettamente a metà, ma deve soprattutto essere un tempo di qualità.
Entrambi i genitori dovrebbero avere la possibilità di passare del tempo con i figli, accompagnarli alle attività o nella normale vita quotidiana (compiti scolastici, feste, ecc.) senza che ci sia una divisione dei ruoli per cui uno si occupa della gestione anche noiosa della quotidianità e l'altro degli aspetti ludici ricreativi.
I figli devono passare un tempo congruo con il genitore non collocatario che permetta loro di mantenere un rapporto continuativo e importante malgrado non si abiti più sotto lo stesso tetto tutti i giorni. Quindi i bambini devono trascorrere insieme notti e vacanze e sentire il genitore telefonicamente (o con qualsiasi altro mezzo di comunicazione di cui ormai disponiamo) quando non possono vederlo.
Saranno quindi da organizzare la frequenza dei week end, la divisione delle ferie e l'utilizzo di baby sitter o nonni secondo le necessità.
Guardando l'intero calendario annuale sarà da prevedere la gestione delle festività nazionali, così come dei ponti (Vigilia di Natale, Natale, 25 aprile, Pasqua, 1° maggio, 2 giugno, 1° novembre, 8 dicembre) e dei periodi di vacanze scolastiche (Carnevale, Pasqua, Estate, Natale).
Si dovrà riflettere poi insieme su come affrontare le ricorrenze speciali (compleanni dei bambini, dei genitori, dei nonni, comunioni, ecc.), valutando se è opportuna la presenza di entrambi i genitori o se è preferibile un'organizzazione di tipo diverso.

Un tema particolarmente delicato è quello della gestione dei rapporti con eventuali nuovi partners, sia che questi esistano già, sia che debbano essere immaginati per il futuro. In genere si consiglia di non presentarli ai figli prima che il rapporto sia consolidato (premettendo che non si ha mai la certezza che un rapporto sia duraturo, ma che almeno ci siano buone premesse). I nuovi partners non sono i sostituti dei genitori e questo deve essere chiaro anche alla coppia, quindi non intervengono nelle decisioni che riguardano i figli e la loro educazione, ma è chiaro che, nella quotidianità, si occuperanno di loro in base all'età e non saranno disinteressati ai loro bisogni.
È spesso più difficile per il padre accettare il nuovo compagno della mamma, che può andare a vivere con i figli e che con loro condivide tutti i momenti della giornata.

Rispetto al mantenimento dei figli dovrà essere calcolata la capacità economica di entrambi i genitori e stabilito un assegno che copra le necessità quotidiane dei figli.
All'interno di questo calcolo verranno valutate anche le spese che si intendono per straordinarie (che di norma vengono divise metà ciascuno).
E si dovrà fare una previsione di massima rispetto alla durata di questo mantenimento, in genere fino all'autonomia economica del figlio.

All'interno degli accordi economici andrà considerata la gestione della casa coniugale, che può essere mantenuta o venduta secondo le necessità della nuova vita famigliare. Lo stesso vale per autovetture, seconde case o altri beni ed effetti personali.

Infine, gli accordi che saranno via via scritti e poi firmati nella loro stesura definitiva, andranno trascritti dai legali nei termini giuridici e consegnati al Tribunale.

Alcune considerazioni

Personalmente, per la mia esperienza, ritengo che gli incontri dedicati alla stesura del menù siano di più facile gestione rispetto al momento di pre-mediazione e del primo colloquio. Mentre nel primo colloquio bisogna saper valutare, in relativamente poco tempo, la mediabilità di una coppia, analizzare le aspettative, chiarire gli obiettivi, valutare la capacità di collaborazione, ecc., negli incontri di stesura del menù si tratta sì di concordare punti importanti ma, se le premesse ci sono, non è particolarmente difficoltoso.
Oltre all'area economica, che può essere più ostica, anche la gestione dei nuovi partners, qualora esistano già, è una questione molto delicata.
A volte serve più di un incontro per raggiungere degli accordi in un'area; altre volte in un incontro si riescono a risolvere più questioni diverse.
In ogni caso, bisogna far partecipare la coppia attivamente e fattivamente al percorso di mediazione, anche nello scrivere sui cartelloni i vari punti, fare schemi, ecc., scrivere le bozze, perché alla fine sentano che gli accordi non sono stati accettati passivamente o calati dall'alto ma sono il risultato di un lavoro faticoso e pensato: il loro lavoro per "separarsi".

L'accordo di mediazione

A titolo di esempio riporto qui una bozza di accordi che in genere utilizzo adeguandola alle specifiche necessità e alla situazione particolare.
Ho realizzato la bozza partendo dal modello che ho appreso nel corso della mia formazione in mediazione familiare presso il Centro Co. Me. Te. (Consulenza, Mediazione e Psicoterapia. Sezione psico - giuridica dell'Istituto Veneto di Terapia Familiare):

Il Signor __________________________ nato a __________________ il ___________ residente in Via ____________________, di professione ________________________,
e la Signora ________________________, nata a _________________ il ___________
e residente in Via ___________________, di professione ________________________, sono coniugati in regime di ________________________ dei beni.
Essi hanno contratto matrimonio il ________________________.
Dalla loro unione sono nati ________________________.
Attualmente hanno preso la decisione di porre fine al loro rapporto matrimoniale con una separazione consensuale.
Entrambi i genitori hanno accettato di avvalersi della mediazione familiare, con il proposito di concordare come comunicarlo al figlio e di negoziare tutte quelle questioni che, toccando la riorganizzazione della loro famiglia, avrebbero potuto essere oggetto di contesa in un'eventuale causa di separazione legale giudiziale.

Ho esplicitato, all'inizio del processo di mediazione, che avrei seguito lo svolgersi del processo di formulazione del loro accordo, ma che non avrei offerto aiuti legali a nessuno dei due nè consulenze e/o interpretazioni legali.
I coniugi sono stati invitati ad avvalersi della consulenza di un avvocato prima dell'avvio del processo di mediazione ed alla fine dello stesso per la riformulazione dell'accordo raggiunto nel linguaggio legale richiesto per la presentazione dell'accordo stesso e la sua omologazione in Tribunale.

Le sedute sono state condotte dal Dott. ________________________ come mediatore, iscritto all'Albo dell'Associazione ________________________.

Quelle che seguono sono le decisioni consapevolmente raggiunte dai Sigg., dopo un attento esame dei loro interessi in quanto genitori, sulla base delle diverse scelte possibili.
I Sigg. hanno acconsentito di mettere a completa disposizione l'uno dell'altro tutte le informazioni sulla natura e la consistenza dei propri beni e proprietà.

ACCORDI RIGUARDANTI I COMPITI GENITORIALI
Comunicazione
I Sigg. concordano di comunicare ai/l figli/o la loro decisione di separarsi con la seguente frase:
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________

Affidamento
I Sigg. sono stati messi al corrente che esistono varie opzioni possibili e sono stati invitati a rivolgersi ad un legale di fiducia per conoscere esattamente i loro diritti.
Dopo aver espresso ciascuno la propria posizione e vagliati vantaggi e svantaggi di ciascun'opzione, alla luce anche dell'esame di alcune situazioni concrete, hanno concordato quanto segue:
l'opzione scelta è quella di un affidamento ____________________________________.
Saranno prese insieme sia le scelte che riguarderanno l'istruzione così come le scelte relative alle attività culturali e sportive del tempo libero.
Tutte le decisioni riguardanti la quotidianità, come ad esempio la distribuzione del tempo di studio e di svago, quelle relative ad impegni saltuari e/o sporadici, nonché quelle urgenti relative ad eventi eccezionali, saranno di pertinenza del genitore che, in quel momento, ne ha la responsabilità.

Uscita di casa

Visite al genitore non affidatario
Nel caso in cui avesse bisogno di ricoveri ospedalieri e/o visite specialistiche la decisione sarà presa di comune accordo ed il papà s'impegna a condividere con la mamma la cura e l'assistenza ospedaliera.
Week-end
Baby sitter
Ferie
Festività nazionali:

  • Vigilia di Natale
  • Natale
  • 25 aprile
  • Pasqua
  • 1° maggio
  • 2 giugno
  • 1° novembre
  • 8 dicembre

Ricorrenze speciali
In occasione di ricorrenze particolarmente significative per la vita di _________________, quali il Compleanno, l'Onomastico, la Cresima, ecc.

Rapporti con altri partners

ACCORDI RELATIVI AL MANTENIMENTO DEL FIGLIO
Assegno mensile
I Sigg., considerata la loro capacità di guadagno e l'entità delle spese da ciascuno sostenute, hanno concordato quanto segue:
il padre verserà, a titolo di contributo di mantenimento del figlio ___________________, la somma di ___________________ mensili, entro il ___________________ di ogni mese con un ordine permanente di bonifico bancario sul c/c n° intestato alla
Sig.ra _____________________ presso il ABI e CAB a partire dal _________________. Tale importo sarà soggetto annualmente ad adeguamento ISTAT.

Spese straordinarie
I Sigg. ____________________ e ____________________ concordano di provvedere al 50% al sostenimento di tutte le spese straordinarie riguardanti il figlio ________________ (medico-specialistiche, spese scolastiche d'inizio anno, ricorrenze particolari, ecc.).

Cessazione del mantenimento
Gli accordi economici relativi al mantenimento di ____________________ resteranno validi finché egli non abbia completato gli studi universitari, sempre che ne abbia la capacità e la volontà, e comunque finché non si laurei, purché ciò avvenga nei tempi previsti dall'ordinamento universitario (fatto salvo un margine di tolleranza stabilito dal buon senso, per es. un anno accademico). Anche nel caso in cui ____________________ decida di non proseguire gli studi, gli accordi economici relativi al mantenimento resteranno validi finché egli non abbia i mezzi e la possibilità di mantenersi da solo.

ACCORDO RELATIVO ALLA DIVISIONE DEI BENI
Casa Coniugale
I Sigg. ____________________ e ____________________ di comune accordo stabiliscono che ____________________ vivrà con la mamma nella casa coniugale.
La casa sarà messa in vendita con diritto di prelazione da parte di uno dei due.
In tal caso l'altro proprietario sarà liquidato entro il ____________________ sulla base della valutazione fatta entro il ____________________.
La valutazione avverrà con la seguente procedura:
ciascuno dei due ex-coniugi farà valutare l'immobile da un proprio perito; nel caso in cui non si trovasse un accordo sul valore commerciale attribuibile all'immobile, i due periti sceglieranno, di comune accordo tra di loro, un terzo perito che determinerà il valore definitivo.

Autovetture
I Sigg. ____________________ e ____________________, di comune accordo, decidono che le due autovetture restino ai rispettivi proprietari ____________________.

Proprietà personali e coniugali
I Sigg. ____________________ e ____________________ concordano che l'arredamento della casa coniugale resti alla Sig.ra ________________ e che il Sig. ________________ porterà con sé: _____________________.

Trascrizione legale
I Sigg. ____________________ e ____________________ s'impegnano a verificare che nella traduzione in termini legali del presente documento ne siano rispettati fedelmente tutti gli accordi ottenuti, a meno che essi stessi non decidano, consensualmente, di apportarvi delle modifiche.
I sottoscritti, dopo aver riletto interamente il presente accordo di separazione, s'impegnano a mantenere fede a quanto da loro stabilito e in data odierna firmano alla mia presenza.
Signor ____________________ Signora ____________________
________________________________________________________________________
Dott.ssa Francesca Emili ___________________________________________________

Bibliografia
  • Ardone R., Mazzoni S., "La mediazione Familiare. Per una regolazione della conflittualità nella separazione e nel divorzio", Giuffré ed., Milano, 1994
  • Cigoli V. "Psicologia della separazione e del divorzio", Il Mulino, Bologna, 1998
  • Emery R., "Il divorzio. Rinegoziare le relazioni familiari", Franco Angeli ed., Milano, 1998
  • Emili F. "Psicologia e Famiglia: la mediazione familiare. Breve guida alla conduzione del primo colloquio", HumanTrainer.com, aprile 2016
  • Haynes J.M., Buzzi I.,"Introduzione alla Mediazione Familiare", Giuffré ed., Milano, 1996
  • Mattucci A., Pappalardo L., "Tecniche di mediazione in ambito peritale", in "Professione Mediatore", n° 15/16 rivista Maieutica, Atti del II Convegno Internazionale A.I.M.S., Torino, 8/9 ottobre 1999
  • Morin E.,"Introduzione al pensiero complesso", Sperling & Kupfer, Milano, 1983
Altre letture su HT
Cosa ne pensi? Lascia un commento
Nome:
Mail (La mail non viene pubblicata):
Testo:



HT Psicologia - Psicologia e Famiglia: il percorso di mediazione familiare

Centro HT
HT Collaboratori