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Luscher: Test dei colori

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La psicologia autoregolativa di Lüscher:
La teoria alla base del test dei colori

scritto da:

Viviana Valente

Responsabile del centro diagnostico Max Lüscher di Roma

Parla di:
- La psicologia autoregolativa di Lüscher
- Categorie, dimensioni e struttura di base del test di Lüscher
- Possibili utilizzi del test dei colori

articolo tratto da psico-pratika - Guarda tutti gli articoli

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La psicologia autoregolativa di Lüscher: La teoria alla base del test dei colori

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La psicologia autoregolativa di Lüscher
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LA PSICOLOGIA AUTOREGOLATIVA DI LÜSCHER:
LA TEORIA ALLA BASE DEL TEST DEI COLORI


La teoria alla base del test dei colori

Il test di Lüscher, ormai diffuso da 60 anni in tutto il mondo, e' uno strumento diagnostico che si e' rivelato in grado di misurare in maniera oggettiva lo stato psico-fisiologico della persona in esame, descrivendone in modo preciso e dettagliato sia la personalita' e le emozioni sia la condizione fisiologico-somatica. La scelta dei colori presenti nelle tavole del Test e' frutto di una lunga e accurata sperimentazione che parte da una solida teoria psicologica: la psicologia autoregolativa di Lüscher.

Proprio partendo dalla strutturazione della sua teoria, il prof. Lüscher e' andato sperimentalmente alla ricerca delle tonalita' di colori che corrispondessero esattamente alle categorie e alle strutture di base della sua psicologia autoregolativa. La ricerca e' durata 5 anni, durante i quali Lüscher ha verificato e sperimentato 4530 tonalita' diverse di colori prima di pervenire alle precise tonalita' che troviamo oggi nel Test.

Quindi il Test dei colori di Lüscher non e' altro che l'espressione pratica della sua teoria psicologica, senza la quale non sarebbe stato possibile scegliere in maniera esatta le sfumature di colori piu' adatte a testare precisi ambiti di personalita' e fisiologici, ne' tantomeno riuscire a "leggere" le scelte cromatiche effettuate dalla persona. Sono infatti le dimensioni della psicologia autoregolativa che ci permettono di comprendere in maniera globale e precisa le scelte effettuate.

Le dimensioni della Psicologia Autoregolativa

La psicologia autoregolativa di Lüscher e' un sistema composto da tre dimensioni oggettive (ciascuna delle quali comprende due categorie polari), piu' una quarta dimensione soggettiva.

LE DIMENSIONI E LE CATEGORIE
DELLA PSICOLOGIA AUTOREGOLATIVA:


DIMENSIONE          CATEGORIE

I
Costellazione

direttiva
e
ricettiva


II
Continuita'

variabile
e
costante


III
Comunicazione

integrativa
e
separativa


IV
Valutazione

positiva
e
negativa

Le tre dimensioni oggettive

Le categorie delle dimensioni oggettive di Lüscher sono delle categorie psicosomatiche, quindi sono applicabili sia alla psiche, che alle dimensioni fisiche di tempo e spazio.

La I dimensione e' la Costellazione.
La Costellazione rappresenta l'insieme degli atteggiamenti che si assumono nei confronti di se stessi, degli altri e del mondo.
Ognuno puo' assumere due atteggiamenti:

  • Direttivo, quando vuole disporre, dirigere, ordinare, organizzare.
  • Recettivo, quando si adegua all'ambiente e agli altri, e' influenzato dall'oggetto o dalle persone.

La II dimensione e' la Continuita'.
La costellazione si trasforma nel tempo. Il tempo soggettivo, la trasformazione, ha luogo tra due poli: un polo e' rappresentato dalla costanza, l'altro dal cambiamento, dalla variabilita'. Una costellazione puo' percio' essere:

  • Costante, quando non cambia affatto o cambia di rado.
  • Variabile, se cambia spesso e facilmente.

La III dimensione e' la Comunicazione.
La costellazione e la continuita' costituiscono sempre nella realta' psichica una relazione.
Le due categorie polari della Comunicazione sono:

  • Integrativa, che corrisponde al sentimento di appartenenza, di unione, alla capacita' di creare vincoli.
  • Separativa, che corrisponde al separarsi, al distanziarsi dagli altri, al mettere in rilievo la propria individualita', la propria originalita'.

Dalle dimensioni alle quattro strutture di base

In termini di dimensioni fisiche, la I dimensione corrisponde allo Spazio, la II al Tempo e la III alla relazione Spazio-Tempo.
Come nella realta' Tempo e Spazio sono dati solo congiuntamente, cosi' e' possibile rappresentare graficamente la prima e la seconda dimensione attraverso due assi, uno verticale e uno orizzontale, che si incrociano, dando luogo a quattro quadranti, ognuno dei quali corrisponde a due categorie.

Variabile

Recettivo
Variabile
e
recettivo

Recettivo
e
costante
Variabile
e
direttivo

Direttivo
e
costante
Direttivo

Costante

Questi quattro quadranti costituiscono le quattro strutture di base della psicologia autoregolativa.

Dalle strutture di base ai colori

Attraverso la sperimentazione il prof. Lüscher e' riuscito a trovare la corrispondenza tra i significati psicofisiologici di queste quattro strutture e altrettanti colori, che sono i quattro colori fondamentali utilizzati nel Test: il giallo-Lüscher (che e' un giallo chiaro), il rosso-Lüscher (rosso-arancio), il blu-Lüscher (blu scuro) e il verde-Lüscher (verde-blu).

Variabile

Recettivo
Giallo
Lüscher
Rosso
Lüscher
Blu
Lüscher
Verde
Lüscher
Direttivo

Costante

Quindi il giallo rappresenta la struttura che e' recettiva e variabile, il rosso quella direttiva e variabile, il blu quella recettiva e costante, il verde quella direttiva e costante.

I SIGNIFICATI DEI QUATTRO COLORI FONDAMENTALI DEL TEST:
BLU, VERDE, ROSSO, GIALLO


Colore Lüscher Bisogno fondamentale Significato fisiologico Significato psicologico
Blu-Lüscher (blu scuro) bisogno di contentezza e di affetto sedazione, calma contentezza
Verde-Lüscher (verde-blu) bisogno di sostenere se stesso contrazione, stabilita' determinazione
Rosso-Lüscher (rosso-arancio) bisogno di agire e di riuscire stimolazione, eccitazione attivita'
Giallo-Lüscher (giallo chiaro) bisogno di guardare avanti e di aspirare a qualcosa. dilatazione, sollievo cambiamento

La terza dimensione, che corrisponde alla relazione tra spazio e tempo, unisce i quadranti diagonalmente opposti: il blu e il rosso sono integrativi, il giallo e il verde separativi.

Separativi
Integrativi





Ognuna di queste quattro strutture di base, ognuno di questi 4 colori, ha qualcosa in comune con ciascuno degli altri colori: per esempio, il blu e' costante come il verde, e' integrativo come il rosso ed e' recettivo come il giallo.

Ogni colore accoppiato ad un altro, viene quindi a corrispondere ad una categoria:

  • verde-rosso: direttivo
  • blu-giallo: recettivo
  • verde-blu: costante
  • rosso-giallo: variabile
  • blu-rosso: integrativo
  • giallo-verde: separativo

Le tre dimensioni oggettive applicate al test

Le tre dimensioni oggettive della psicologia autoregolativa sono la chiave di lettura del Test dei colori: ci permettono di "leggere" la sequenza delle scelte cromatiche, dando loro un senso.

Ogni colore viene influenzato dai colori adiacenti e assume conseguentemente un significato diverso: e' proprio come nella musica in cui le stesse note, combinate in maniera diversa, danno luogo a sinfonie diverse.
L'utilizzo delle categorie ci guida nell'analisi e ci permette di fare una lettura altamente differenziata delle scelte cromatiche.

L'APPLICAZIONE DELLE CATEGORIE DELLA PSICOLOGIA AUTOREGOLATIVA NELL'ANALISI DEL TEST: UN ESEMPIO


Di fronte alle tavole del Lüscher Test tre persone mostrano una preferenza per il verde.

Chiaramente queste tre persone avranno qualcosa in comune, ma, applicando le categorie della psicologia autoregolativa, potremo comprendere le sottili differenze che intercorrono tra di loro.
Una persona puo' scegliere il verde per tre differenti motivi: puo' sceglierlo perche' e' costante o perche' e' direttivo oppure perche' e' separativo e, in ognuno dei tre casi, il significato sara' leggermente diverso.

Se accanto al verde c'e' il blu, la categoria e' costante e il significato e':
Rimane costante e saldo nella propria opinione.
E' caparbio e perseverante.


Se accanto al verde c'e' il rosso, la categoria e' direttiva e il significato e':
Impartisce disposizioni secondo il proprio volere.
Vuole decidere, dirigere e dare ordini.


Se accanto al verde c'e' il giallo,la categoria e' separativa e il significato e':
E' distanziato, si sente superiore e cerca di spiccare sugli altri.

La dimensione soggettiva: la valutazione

La IV dimensione e' quella della valutazione soggettiva.
Nel Test viene chiesto di esprimere le preferenze e i rifiuti di fronte ai colori delle tavole: si esprime appunto una valutazione soggettiva.

E' attraverso questa valutazione soggettiva (la IV dimensione) che l'insieme delle scelte cromatiche operate manifesta l'individualita' della persona e ci indica lo stato soggettivo (l'equilibrio o lo squilibrio) in cui si trovano le quattro strutture di base: il blu, il verde, il rosso e il giallo con i significati corrispondenti.

Equilibrio e fissazione

In una situazione di equilibrio, la persona tende ad alternare gli atteggiamenti che corrispondono ai quattro colori fondamentali e alle sei categorie oggettive in maniera adeguata alla situazione o a cio' che l'ambiente richiede.

Quando non c'e' equilibrio, invece, la persona tendera' a rimanere "fissata" sullo stesso atteggiamento, a riproporlo sempre e comunque, attraverso:
la sopravvalutazione di una struttura di base (nel Test si manifesta attraverso la scelta reiterata dello stesso colore), oppure la sottovalutazione di una struttura di base (nel Test si manifesta attraverso un ripetuto rifiuto di un colore).

L'obiettivo della psiche: l'armonia

Per Lüscher, proprio come una bilancia in cui piu' un piatto scende giu' e piu' l'altro sale su, la psiche cerca di compensare ogni sopravvalutazione con una sottovalutazione e ogni sottovalutazione con una sopravvalutazione (uno di questi poli sara' conscio mentre l'altro rimarra' inconscio).

La psiche infatti, secondo Lüscher, e' un sistema che si regola da se' (e da cio' il nome di "psicologia autoregolativa") e vuole, sempre e comunque, raggiungere l'armonia e l'equilibrio.

Anche quando una persona non riesce a stabilire un rapporto di equilibrio e di armonia con se stesso e con l'ambiente circostante, la sua psiche cerchera' di ripristinare l'armonia, ma riuscira' a pervenire solo ad un equilibrio fittizio e immaginario, ripiegandosi su cio' che le e' piu' vicino, cioe' sull'Io: e' cosi' che vengono generate quelle che Lüscher chiama sopravvalutazioni e sottovalutazioni egocentriche (che sono appunto riferite al proprio Io, non adeguate alla realta').

LA CONTROREGOLAZIONE DELLA PSICHE:
un esempio del bilanciamento tra sopravvalutazioni e sottovalutazioni


Una persona mostra una preferenza, in quasi tutte le tavole del Test di Lüscher, per il verde e il rosso. I colori verde e rosso corrispondono alla categoria direttiva (I dimensione).

In questo caso pero', poiche' questi colori sono scelti molte volte, non c'e' una semplice preferenza ma una "fissazione sul polo direttivo.
Questa persona quindi non riesce ad alternare, a seconda delle circostanze, direttivita' e recettivita', ma si comporta sempre e comunque in maniera direttiva, quindi autoritaria e dispotica.

Ma poiche' la psiche cerca di compensare una sopravvalutazione con una sottovalutazione per ristabilire l'armonia, questo autoritarismo sara' sempre bilanciato, a livello inconscio, da un eccessiva recettivita' (colori giallo e blu) cioe' dall'influenzabilita'.

Il polo inconscio viene normalmente proiettato all'esterno e cosi' la persona autoritaria avra' bisogno di proiettare su un altra persona questa sua parte influenzabile (negata):
cerchera' quindi una persona influenzabile e dipendente che obbedisca ai suoi ordini.

Quindi la psiche bilancia una sopravvalutazione egocentrica cosciente (nell'esempio l'autoritarismo) con una sottovalutazione egocentrica inconscia (nell'esempio l'influenzabilita'):

Bilanciamento tra sopravvalutazioni e sottovalutazioni

Le conseguenze di sopravvalutazioni e sottovalutazioni egocentriche

La presenza di sopravvalutazioni e sottovalutazioni egocentriche indicano che la psiche non e' in equilibrio, non risponde in maniera conforme alla realta' e adeguata alle sollecitazioni interne ed esterne, ma risponde in maniera ego-centrica.

Sono proprio tali sopravvalutazioni e sottovalutazioni egocentriche (quindi le immagini dell'Io sbagliate), evidenziabili attraverso il Test dei colori, ad essere la causa di:

  • conflitti con se stessi e con gli altri
  • insoddisfazione, depressione o paura
  • disturbi psicosomatici (mal di testa, mal di schiena, disturbi alla gola, allo stomaco, al fegato, all'intestino, insonnia ecc.)
  • stati di dipendenza (alcol, cibo, droghe).

La teoria di Lüscher per comprendere i meccanismi psicologici alla base dei disturbi

La psiche, secondo Lüscher, e' come un orologio il cui meccanismo di funzionamento e' sempre lo stesso, ma in alcuni orologi le lancette sono posizionate in maniera corretta, in altri in maniera sbagliata.
Attraverso la psicologia autoregolativa e l'analisi del Test possiamo vedere:

  • qual e' "il posizionamento sbagliato delle lancette".
    Possiamo avere, infatti, indicazioni oggettive sulla situazione psicofisiologica in cui si trova una persona.
  • perche' "le lancette sono messe in posizione sbagliata".
    La psicologia autoregolativa di Lüscher ci fornisce infatti gli strumenti per compiere una diagnosi che ci permette di comprendere realmente il disturbo psichico in quanto viene evidenziata la motivazione e la causa che lo hanno generato. Possiamo spiegare come una persona non in equilibrio attui una precisa controregolazione (compensando una sopravvalutazione con una sottovalutazione e una sottovalutazione con una sopravvalutazione) allo scopo di raggiungere l'armonia e l'equilibrio che pero' sono illusori e fittizi e quindi generano conflitti.
  • come correggere "la posizione sbagliata delle lancette".
    Attraverso la conoscenza del meccanismo di regolazione della psiche, possiamo sapere con esattezza qual e' la strategia terapeutica appropriata. La terapia consiste nell'aiutare a scoprire le immagini sbagliate dell'Io che generano conflitti e nello sciogliere gli atteggiamenti conflittuali "fissati" attraverso la controregolazione di tutte e quattro le dimensioni.
    La controregolazione quadridimensionale indica la struttura della terapia che attraverso il Test e' dedotta direttamente dalla sequenza dei codici della struttura diagnostica.

Autore:

Viviana Valente

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