HT: La Psicologia per Professionisti Caso clinico: valutazione psicodiagnostica attraverso il test di Rorschach | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Home Psico-Pratika | Articoli PsicologiaPsicologia ClinicaPsicologia del LavoroRisorse Psy | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
HT Psicologia Network
Psicologia-Psicoterapia.it
AREA G - Scuola di Psicoterapia ad Orientamento Psicoanalitico per Adolescenti e Adulti Corso: 'Il lavoro clinico con adolescenti e giovani adulti' - Online IACP - Istituto dell'Approccio Centrato sulla Persona Corso di perfezionamento: 'L'Approccio Centrato sulla Persona e il lavoro con il bambino e la famiglia' - Milano Centro Berne - L'Analisi Transazionale Relazionale
Scuola di specializzazione in Psicoterapia - Milano PsicoCitta.it
|
Caso clinico: valutazione psicodiagnostica attraverso il test di Rorschach
|
Numero Tavola | Rifiuto: SI-NO | Tempo di Latenza | Tempo TOTALE | Choc: SI-NO e quale | Manifestazioni Particolari | Successione Tavole |
1) | Risposta data dal paziente | Inchiesta sulla localizzazione | Localizzazione | Determinanti primarie e secondarie | contenuti | frequenza |
Tav. I | Rifiuto: NO | Lat.: 5" | Tot.: 9" | Choc: | M.P.: NI | Succ.: | |
1) | Inizio. Allora: vedo una farfalla, è possibile? | Tutta la figura | G | F+ | A | V | |
2) | Qui c'è un bacino | Tutta la figura, vede il nero prima, spazi bianchi come cavità ossee | G | F+ | Anat | ||
3) | Un pipistrello | Tutta la figura | G | F+ | A | V | |
Tav. II | Rifiuto: NO | Lat.: 4" | Tot.: 6" | Choc: | M.P.: | Succ.: | |
1) | Qui vedo i polmoni | Nel 2, per forma e colore | D | CF↓ | Anat | O± | |
Tav. III | Rifiuto: NO | Lat.: 6" | Tot.: 10" | Choc: | M.P.: | Succ.: G-D | I. Realtà: 2 |
1) | Due persone | Solite H | g | F+ | H | V | |
2) | C'è una faccia, insomma un volto di persona, proprio qui | Nel 6, umana | D | F+ | Hd | ||
Tav. IV | Rifiuto: NO | Lat.: 4" | Tot.: 7" | Choc: NE | M.P.: AU VA | Succ.: | |
1) | Un mostro, grande, pauroso! ... secondo me sono grave! | Tutta la figura | G | F+ | H/mos | ||
Tav. V | Rifiuto: NO | Lat.: 1" | Tot.: 20" | Choc: NE | M.P.: | Succ.: | I. Realtà: 2 |
1) | Un pipistrello | Tutta, per forma | G | F+ | A | V | |
Tav. VI | Rifiuto: NO | Lat.: 7" | Tot.: 8" | Choc: SX | M.P.: | Succ.: | |
1) | La spina dorsale, qui nel mezzo, questa spaccatura | Nel 26 | D | F- | Schel | O- | |
Tav. VII | Rifiuto: NO | Lat.: 5" | Tot.: 6" | Choc: | M.P.: | Succ.: | |
1) | Due conigli, vedo le teste | Nei 2, orecchie nell'8 - teste di coniglio | D | F+ | Ad | ||
Tav. VIII | Rifiuto: NO | Lat.: 3" | Tot.: 10" | Choc: | M.P.: | Succ.: | I. Realtà: 1 |
1) | Uno scarafaggio | 3 per la forma | D | F- | A | O- | |
2) | Due orsi | Soliti A | D | F+ | A | V | |
Tav. IX | Rifiuto: NO | Lat.: 3" | Tot.: 9" | Choc: | M.P.: | Succ.: D-Dd | |
1) | La vagina, con il canale e tutto il resto | Nel 20, canale vaginale nel 26, per la forma e il colore | D | FC↓/F ( c )+ | Anat/SexF | ||
2) | Poi vedo delle mani, con le dita | Nel 19 per la forma | Dd | F+ | Hd | O+ | |
Tav. X | Rifiuto: NO | Lat.: 4" | Tot.: 14" | Choc: | M.P.: | Succ.: | I. Realtà: 0 |
1) | La Torre Eiffel | Nel 4, per la forma e il colore | D | F+/FC'n | Arch | ||
2) | (ride) due neuroni | Nell'1 per la forma | D | F+ | Biol | O+ | |
3) | I girasoli | Nel 6 per forma e colore | D | CF↑ | Bot | O± |
Arianna sembra essere poco motivata alla prova: le poche risposte (17) e i brevi tempi di latenza depongono per un atteggiamento difensivo. In particolare, si può ipotizzare una reazione ansiosa riguardo la possibilità di essere valutata, data la presenza di una Manifestazione Particolare (NI=risposta interrogativa) alla prima tavola.
Da quello che si evince, soprattutto dai brevi tempi di latenza e dalle risposte nette e concise, la paziente tende a fornire, se sotto pressione, una prestazione immediata e poco attenta nei dettagli (Modo di Comprensione), probabilmente al fine di compiacere l'interlocutore e di sottrarsi il più velocemente possibile all'ansia relativa alla richiesta effettuata dall'ambiente. Tale fenomeno può indicare insicurezza, dipendenza dal giudizio degli altri. Il test, pur presentando un numero inferiore alla media di R (ovvero Risposte), risulta tuttavia essere valido.
Arianna è una persona sufficientemente ancorata alla realtà, sebbene non in maniera ottimale (indice di realtà:5). Questo è possibile grazie a un buon funzionamento dell'Io (F%70 R+%F+% 70-80) che le permette di avere un buon controllo intellettivo su ciò che la circonda. Sembra, inoltre, abbastanza inserita nella sua quotidianità, sebbene con occasionali eccessi di conformismo e aderenza al pensiero comune (V%29). A livello evolutivo, tuttavia, Arianna dimostra una immaturità psichica (O%<70%; nessuna M, m) e una generale difficoltà a entrare in contatto con se stessa (M=0).
Arianna ha una intelligenza nella norma, orientata soprattutto all'astrazione più che al senso pratico e alla quotidianità
(G%29 D%58). La paziente è solita cercare di inquadrare la situazione che le si presenta davanti nella sua complessità, con una elevata
dose di meticolosità e pedanteria (G+%100) senza però scivolare nel pensiero stereotipato (A%29), essendo capace di ragionare in maniera
logica ed efficiente (Successione Ordinata).
D'altro canto, la sua frettolosità e la sua tendenza a cogliere la situazione nella sua interezza senza soffermarsi troppo sui dettagli
le fa perdere di vista gli aspetti più profondi delle cose, sia per quanto riguarda gli eventi di vita sia per ciò che concerne
il proprio mondo interno.
Arianna sembra avere difficoltà a reggere situazioni in cui viene valutata o in cui si sente osservata (R%, Man.P. Tavola I), probabilmente
a causa del controllo labile che ella ha sulle sue manifestazioni affettive (indice autocontrollo M+FC<CF+C).
L'ansia sembra essere un problema rilevante per lei, specie di fronte a figure di autorità o a situazioni angoscianti della vita
di tutti i giorni (Choc tavv. IV e V).
Arianna è una persona con discrete rigidità, con difficoltà a guardarsi dentro e una tendenza generale all'egocentrismo (T.V.I. coartato-extratensivo, prevalenza CF), e tendenze all'autocritica, specie quando sente sul collo il giudizio degli altri (Man. Part. tav. IV). Fortunatamente, sembrano esserci delle potenzialità evolutive su cui eventualmente lavorare (t.v.i.).
La paziente è fondamentalmente centrata su di sé.
Si evidenziano tratti di lunaticità e di suggestionabilità, anche se probabilmente non percepiti adeguatamente a causa di una difficoltà
a entrare in contatto con se stessa (prevalenza CF, Indice di realtà, M<m). Arianna ha alte aspirazioni per se stessa, ma vede pochissimi
mezzi per realizzarle (G/M).
Arianna probabilmente si sente in balìa delle emozioni, per questo deve operare un rigido controllo su di esse. Ciò probabilmente le fa sentire una apparente sicurezza, ma in profondità questa ragazza si sente vulnerabile e perennemente minacciata dallo stress. Sembra essere presente una discreta tendenza all'ipocondria (numerosi contenuti Anat).
Anche se superficialmente sembra essere capace di intrattenere relazioni stabili e di avere relazioni affettive gratificanti (RN/RC 0, 7, R tavv. VIII, IX, X/R 41%), Arianna in profondità non riesce a gestire in modo adeguato le sue pulsioni, dimostrando una certa impulsività (Ind. Impuls. 42%) e uno scarso autocontrollo (Ind. autocontrollo ½, tipo colore destra).
Sembra che la paziente sia incapace di tenere a bada le sue emozioni, dimostrando una modalità difensiva tesa alla semplificazione della realtà, all'evitamento e alla presa di distanze di fronte a realtà complesse (poche R, Tipo di Comprensione, indice Lambda >1). Probabilmente, l'intensa ansia che Arianna prova viene arginata in qualche modo dal meccanismo della rimozione (poche risposte, TVI coartativo, Choc Nero) che impedisce il contatto con una pulsionalità ancora legata a conflitti di natura pre-edipica (choc tavv. IV e VI).
La difficoltà a entrare in contatto con il proprio mondo interiore è palese (M=0; V alla tav. V=100%), specie per quanto riguarda
la percezione della propria femminilità (Contenuti Anat in tav. II, asessuati in tav. III e A in tav. VII).
Arianna, quando ha a che fare con gli affetti, diventa meticolosa, rivelando tratti ossessivi che probabilmente la spingono alla ruminazione
(RC=D-Dd).
Arianna sembra essere dominata da un Super Io rigido (Choc tavola IV, V=29%, Choc SX tav. VI), il quale ha impedito nella ragazza la formazione
di una maturità psichica che possa in qualche modo difenderla da una angoscia prevalentemente legata alla sessualità.
La paziente riesce a vivere relazioni affettive ricche di significato e mature, purché non vi siano complicazioni di natura erotica.
La sua tendenza all'impulsività l'ha spinta in passato ad avere occasionali rapporti sessuali dei quali poi si è subito pentita, accettando invece tranquillamente di vivere la passione in caso avesse una relazione "ufficiale".
Inoltre, le figure autoritarie rievocano in lei probabilmente il fantasma di una madre fallica, con la quale è impossibile una identificazione
completa.
Si ipotizza, alla luce dei contenuti delle tavole e degli indici, che il Super Io di Arianna sia scarsamente strutturato a causa della
sua immaturità psichica di base.
Dalle risposte date al test è difficile stabilire il tipo di relazione oggettuale di Arianna (M=0), tuttavia, la qualità degli affetti sembra essere principalmente di tipo negativo (1+/2-) e la difficoltà della paziente nel produrre risposte di interazione alle tavole è indice di una massiccia rimozione in questo senso.
Sembra che lei, infatti, operi una manovra di distanziamento rispetto al rapporto con i suoi genitori, onde non approfondirne le dinamiche.
Sebbene non ci si possa spingere molto più in là di così senza ulteriori approfondimenti diagnostici, è chiaro che la relazione oggettuale di Arianna appare disturbata: i suoi oggetti interni sono "freddi", distanti e probabilmente scissi (O+<70%).
Alla luce di quanto emerso dai dati si può avanzare secondo la classificazione del PDM (Manuale Diagnostico Psicodinamico) l'ipotesi di Disturbo d'Ansia (Asse S) e Disturbo Isterico di Personalità (Asse P).
La difficoltà di Arianna a contattare il suo mondo interno e la potenziale ansia derivante da un transfert erotizzato con il Terapeuta,
che potrebbe portarla ad agìti o a interrompere la terapia, sono i principali ostacoli a un lavoro in profondità con la paziente.
Tuttavia, la sua intelligenza, flessibilità di pensiero, uniti alla sua predisposizione all'affettività "sana" e ai rapporti sociali
sono degli indici sui quali fare affidamento per una terapia che probabilmente, nei primi tempi, dovrà essere necessariamente di tipo misto
(supportivo-espressivo).
L'obiettivo a breve-medio termine è sicuramente lavorare sulla gestione dell'ansia di Arianna e sulla decodifica delle emozioni sottostanti alla sua vita pulsionale, avendo l'accortezza di non erotizzare troppo il setting con interpretazioni dirette o troppo premature.
Arianna, dopo la somministrazione del test di Rorschach, è venuta da me per un paio di mesi, durante i quali, con due sedute a settimana e in un setting vis à vis, si è lavorato sul modo in cui lei ha vissuto le sue relazioni affettive passate, con un occhio attento a come le azioni di ieri hanno condizionato il suo presente, e sulla possibilità di fermarsi a riflettere su quanto prova prima di agire d'impulso.
Gli incontri si interrompono quando Arianna, da tempo in lista quale vincitrice di concorso presso una struttura medica in un'altra regione, viene contattata dalla direzione della clinica poiché la graduatoria si era sbloccata e lei aveva diritto a un contratto a tempo indeterminato.
La iniziale angoscia relativa all'abbandonare una realtà rassicurante e, soprattutto, la famiglia, lascia pian piano spazio a una intraprendenza
notevole e alla decisione di abitare nella nuova città, pur avendo da poco acquistato casa nei dintorni del suo paese natale.
Decidiamo di comune accordo di interrompere il lavoro per cause di forza maggiore: invito Arianna a proseguire il suo percorso con un collega
che esercita presso il luogo della sua nuova scelta di vita.
Nei mesi successivi, di tanto in tanto, la paziente mi scrive per dirmi brevemente di lei: a quanto racconta, il lavoro la soddisfa
molto ed è anche molto soddisfatta di aver guadagnato l'indipendenza dai suoi genitori. La sua vita sentimentale procede ancora tra alti
e bassi e confusione sul comportamento del ragazzo con cui si vede.
Sono però convinto che Arianna, in qualche modo, troverà la forza anche per fare questo ulteriore passo interno verso l'integrazione
con la sua Ombra e i suoi fantasmi interni.
Spero possa comprendere che l'unico modo per evitare una trappola non è ignorarla, ma sapere che c'è.
L'utilità del test di Rorschach per il percorso di Arianna si può, in definitiva, sintetizzare nella fotografia immediata e accurata dei suoi movimenti interni. Avere delle delucidazioni approfondite, con annesse ipotesi sulle cause, del suo malessere ha permesso di indirizzare le sedute verso i nodi affettivi da sciogliere della ragazza con maggiore efficacia. Sebbene non abbia riferito durante le sedute il profilo diagnostico così come riportato nell'articolo, poiché avrebbe rappresentato a mio parere un intervento di "medicalizzazione" della terapia. Ciò, infatti, avrebbe permesso ad Arianna di nascondersi dietro la diagnosi per giustificare il suo malessere, alienandola ancora di più dal contatto con le sue emozioni e facendola sentire ancora di più «una tipa problematica», come amava definirsi.
Adottando, invece, uno stile di restituzione più informale, partendo da quelle che erano le sue impressioni e ipotesi sui risultati
(«Cosa pensa possa essere contenuto nei risultati del test?»), è stato molto utile discutere con lei dei contenuti
emersi in maniera fluida, cercando più che altro di confermare le sue supposizioni più che comunicare dei dati, e correggendo in maniera
molto attenta il tiro in caso di impressioni non corrette.
Come esempio, riporto un breve stralcio di seduta in cui è possibile osservare il processo:
Arianna: «Molto probabilmente è vero, quando mi si avvicina un ragazzo faccio casini!
Me ne rendo conto ma... non riesco a capire cosa vogliono da me, se gli piaccio oppure...».
Terapeuta: «Questo sembrerebbe essere in linea con una indicazione del test, ovvero che di fronte a eventi in cui si sente sotto pressione lei ha difficoltà di valutazione della situazione».
Arianna: «Sì! Vado proprio in palla, è che mi sento osservata, giudicata!».
Terapeuta: «Questo lo comprendo, non devono essere momenti piacevoli.
Riusciamo a parlare in modo più approfondito di queste sensazioni?».
Come vedete, in questo modo è possibile lavorare non solo sui risultati, ma anche con i risultati, in modo non intrusivo e non giudicante.
In conclusione, oltre alle utili indicazioni diagnostiche, necessarie per impostare un lavoro psicoterapico e anche per valutare l'eventuale collaborazione con un Medico Psichiatra per una terapia farmacologica parallela, il test di Rorschach può essere una utile bussola per il lavoro comune, rendendo, al pari di una mappa stradale con le indicazioni ben evidenziate, la strada per la scomparsa del malessere del paziente un po' più agevole.
Condividi! | |
HT Psicologia - Caso clinico: valutazione psicodiagnostica attraverso il test di Rorschach